La struttura, realizzata nel 2004 dall’IACP, non è mai stata sottoposta al collaudo. Caroniti: «Sbloccheremo la situazione anche perché esiste un progetto per la creazione di un centro diurno». Ma i vandali si mettono di mezzo
La situazione di stand-by del centro civico polifunzionale di Santa Lucia sopra Contesse, nei pressi dello svincolo di San Filippo, potrebbe sbloccarsi ma i tempi non saranno brevi. Lo spiega l’assessore alla politiche sociali, Dario Caroniti, destinatario della nota del II quartiere che nell’ultima seduta di consiglio ha affrontato il “nodo” riguardante la chiusura e lo stato di abbandona in cui versa l’edificio.
Come spesso accade in casi simili, il problema del mancato funzionamento della struttura, che potrebbe invece rappresentare un importante centro di aggregazione in una zona di particolare disagio sociale come quella in oggetto, si lega alla presenza di più “attori” sulla scena. Il centro, della dimensione di cinquecento metri quadri, con tre ingressi indipendenti, è stato realizzato nel 2004 dall’Istituto Autonomo Case Popolari. Nel 2008 lo stabile è entrato nelle disponibilità dell’Assessorato alle politiche sociali, ma da allora più nessuna notizie: «Non appena sono subentrato all’assessore Aliberti – spiega Caroniti – ha affrontato la questione ed è emerso che lo stabile, realizzato dall’IACP, pur essendo terminati i lavori, non è mai stato collaudato». Un’occasione persa considerando, inoltre, che per la struttura esiste un progetto, di poco meno di un milione di euro, per la realizzazione di un centro diurno per anziani e portatori di handicap.
«Fino ad oggi – continua Caroniti – non è stato possibile predisporre il bando perché manca il collaudo. A questo si sono però aggiunti altri problemi: durante uno dei numerosi radi vandalici che sono stati effettuati all’interno della struttura, sono stati rubati tutti i cavi elettrici». Per la loro ricollocazione, secondo la stima già effettuata dal dipartimento manutenzioni, sarebbero necessari 130 mila euro: «L’amministrazione si sta mostrando tutt’altro che inattiva rispetto alla vicenda, nei mesi scorsi è stato nominato il Rup (l’ing,. Ciccolo) per il progetto, ma senza l’ok dell’IACP, tutto rimane fermo. La situazione però verrà risolta». Il consiglio, nel frattempo, chiede all’assessore Caroniti e al sindaco Buzzanca di partecipare ad un incontro nella sede dell’abbandonato centro polifunzionale. (ELENA DE PASQUALE)
Perchè non è stato fatto il collaudo? Perchè non è stato installato un impianto di videosorveglianza per prevenire il vandalismo(facilmente prevedibile)?Perchè si vogliono spendere ancora soldi pubblici per ristrutturare qualcosa che magari poi non si saprà gestire?UN CONSIGLIO:VENDERE tutto (così come si trova)all’asta ad un privato o ad una società,così da recuperare almeno parte di quello che si è speso ed evitare ulteriori spese. Se si entrasse in questa logica per tante strutture pubbliche incompiute e/o abbandonate nel degrado,si risanerebbe il bilancio di Comune,Provincia e Regione,si eviterebbero spese future di manutenzione e si darebbe impulso all’economia e al lavoro
Sono d’accordo. Lasciare per 8 anni una struttura del genere incustodita e al degrado è un atto incivile al pari di quelli fatti dai “vandali”.
Uno schiaffo in faccia per chi come me ogni giorno lavora e cerca di risparmiare per costruirsi un futuro.
X LILIANA PARISI
CARA LILIANA, AMICI MESSINESI, VE LO DICO IO: NON E’ COSA!
LA TUA CONSIDERAZIONE, LILIANA, E’ TROPPO FURBA E SEMPLICE PER LE BELLE TESTINE CHE CI GOVERNANO. LORO FANNO PASSARE OTTO ANNI E MAGARI, POI, ALTRI OTTO, NEL FRATTEMPO, LA STRUTTURA CADE A PEZZI, SPRECANDO COSI’, L’ENNESIMA OCCASIONE PER CREARE, A PREZZI RAGIONEVOLI, QUALCOSA DI UTILE ALLA COLLETTIVITA’.
SE PRENDESSERO IL VIZIO DI METTERE IL NASO FUORI DALLE LORO BELLE VILLE PER DARE UN’OCCHIATA IN GIRO, FORSE (RIPETO: FORSE) SI ACCORGEREBBERO CHE DI CERTE STRUTTURE, SPECIE IN CERTE ZONE, NON SE NE PUO’ FARE A MENO…!
CIAO