Occhiuto: Lega e Fdi? Avrei vinto anche senza, lo dicono i numeri

Occhiuto: Lega e Fdi? Avrei vinto anche senza, lo dicono i numeri

Mario Meliado

Occhiuto: Lega e Fdi? Avrei vinto anche senza, lo dicono i numeri

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lunedì 15 Novembre 2021 - 10:45

Il neoGovernatore “mostra i muscoli” agli alleati in vista della composizione dell’Ufficio di Presidenza: «Enorme spazio per Forza Italia»

REGGIO CALABRIA – Stamattina, come già evidenziato più volte da Tempostretto in questi giorni, si aprirà la dodicesima consiliatura con la prima seduta del nuovo Consiglio regionale.

Si parte: occhio…

Uno “scatto” di Palazzo Campanella

Col suo carico di prestigio, la possibilità di sfoggiare la “potenza di fuoco” di una maggioranza che conta ben 20 consiglieri su 31 grazie all’amplissimo successo del 3 e 4 ottobre, …le sue insidie.

Sì, perché votazioni del genere – peraltro, a suffragio segreto – possono anche dare la stura a invidie, rivalità, scorrettezze di vario tipo. Quindi, si tratta pure del primo, vero banco di prova per il centrodestra.
Coalizione in procinto d’approcciare una legislatura regionale che si spera bene stavolta duri finalmente cinque anni, dopo il voto anticipato ai tempi di Peppe Scopelliti (condanna per le vicende reggine), di Mario Oliverio (dimissioni dopo l’obbligo di dimora per l’aviosuperficie di Scalea e altri appalti: l’accusa aveva chiesto il suo arresto) e di Jole Santelli (prematuro decesso della Governatrice).

Risultati-record già ottenuti

Il presidente della Regione Mario Occhiuto però non ha perso tempo. E ha fatto e ottenuto, con una celerità da Guinness dei primati.

Roberto Occhiuto, neoPresidente della Regione Calabria

Neanche il tempo di sedersi sulla poltrona da Presidente della Regione che era già diventato commissario governativo alla Sanità. Nomina-flash della Giunta regionale: magari con qualche criticità…, ma è stata finalmente nominata nei termini previsti, sebbene ordinatori e non perentori, come ricordato dallo stesso politico cosentino. E poi la nomina di Enrico Mazza quale neocommissario del Corap, i 28 milioni di euro stanziati per le zone alluvionate…

Voglia di slegarsi dai partiti

Soprattutto, Occhiuto non ha guardato più di tanto alle appartenenze partitiche; le cui mire e pretese, per certi versi, soffre parecchio, con una malcelata voglia di slegarsene il più possibile. Si può notare da alcuni aspetti della composizione della Giunta, ma ancor più dalla nomina di un tecnico alla guida del Consorzio regionale per le attività produttive.
Solo che qualcuno ha forse confuso questo dato con una malintesa remissività politica di Roberto Occhiuto che, semplicemente, non esiste.

Aggressione agli alleati

Il coordinatore siciliano di Fi Gianfranco Miccichè

L’ha dimostrato in modo palmare una ferocissima aggressione politica agli stessi alleati, consumatasi col consueto tono pacato e la solita faccia da bravo ragazzo durante la convention di Forza Italia La nostra Forza, promossa a Mazara del Vallo – nel Trapanese – dal coordinatore siciliano di Fi, l’ex ministro per la Coesione territoriale Gianfranco Miccichè.

Nel suo ragionamento, Occhiuto ha sviscerato un presupposto importante: le due “liste gemelle” azzurre, Forza Italia e Forza Azzurri, insieme, hanno strappato un rotondissimo 26% alle ultime Regionali calabresi. «Io avrei vinto anche senza Lega e Fratelli d’Italia», ha fatto notare il neoPresidente della Regione Calabria: una considerazione che, molto oltre la semplice analisi politico-elettorale, sembra anche un “avviso ai naviganti”, giusto ora che s’iniziano a incrociare le lame in Assemblea.

“Giallo” preventivo

Roberto Occhiuto alla convention forzista di Mazara

Un “cartellino giallo” a titolo preventivo poi edulcorato ricordando l’importanza tributata alle forze politiche del centrodestra in sede di formazione della Giunta (ma sempre ricordando come abbiano preso «una percentuale minore», nella tornata elettorale di un mesetto fa).
Questo, ha spiegato Occhiuto a Mazara, «perché noi di Forza Italia abbiamo questa cultura, noi siamo federatori» e dunque per un «centrodestra inclusivo, che ha la capacità d’allargarsi».

Solo che, ha chiarito scendendo ulteriormente nel dettaglio, ha sbagliato chi intonava cachinni funebri per il partito di Silvio Berlusconi. Per Forza Italia, ha rivendicato Roberto Occhiuto, «c’è uno spazio politico enorme»; e ha precisato che è esattamente lo spazio «che stanno lasciando per strada Lega e Fratelli d’Italia». E noi forzisti, ha argomentato,«dobbiamo avere la capacità d’aggredire questo spazio politico. Noi non siamo un partito che ha la vocazione ad essere minoritario, non dobbiamo essere ostaggio delle paure o delle preoccupazioni. Dobbiamo ambire a tornare la guida del centrodestra».

Autoritratto. “Alla Dorian Gray”?

Finita qui? Ma no: giù altre botte.  
«Gli italiani oggi non vogliono una classe dirigente che parla alla pancia degli elettori, vogliono invece una classe dirigente competente, che si rappresenti in maniera rassicurante, serena, che proponga soluzioni…».
A molti osservatori, apparirebbe l’autoritratto perfetto.
Attenzione, però: era così anche il ritratto di Dorian Gray immaginato da Oscar Wilde… E come finiva quella storia, si sa.

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