Tra Enti e aziende i destinatari delle missive sono quasi 100. L'ex ufficio del lavoro interviene anche per le assunzioni destinate alle categorie protette.
L’ex Ufficio provinciale del lavoro (oggi Servizio XIV CPI) ha trasmesso una serie di diffide agli Enti che non hanno ancora assunto disabili così come prevede la normativa.
L’obiettivo è un collocamento mirato che riguarda i disabili che saranno messi in condizione di partecipare così al mercato del lavoro.
Destinatarie delle missive di diffida tra settore pubblico e privato quasi 100 aziende ed Enti.
Il Dirigente responsabile del Servizio CPI, Santi Trovato: “La macchina organizzativa si è occupata della ricognizione delle posizioni vacanti delle aziende pubbliche e private che, per legge, vanno riservate ai lavoratori disabili nel territorio della provincia di Messina”.
Dopo una prima pubblicazione dell'avviso a dicembre scorso, ad aprile l'Ufficio ha proceduto all'aggiornamento del bando, aggiungendo però una diffida alle aziende che non si metteranno in regola. Le aziende possono concordare con il Servizio Centro per l'Impiego modalità di assunzione anche nel tempo differite o in convenzione.
Nel caso in cui non possano fare tutte le assunzioni contemporaneamente ciò potrà avvenire anche in tempi scaglionati, ma “ragionevoli”. Nel settore privato figurano assicurazioni, banche, cliniche, ma anche esercenti di dettaglio, supermercati.
Nel dettaglio, le aziende che hanno al loro interno da 16 a 35 lavoratori debbono obbligatoriamente assumere 1 disabile; da 35 a 50, devono assumerne 5; da 50 in poi, devono assumerne in percentuale pari al 7%. Le aziende pubbliche sono 32 per un totale di disabili da assumere di 153.
Tra gli Enti c'è anche l'ASP, il Consorzio Autostrade e alcuni Uffici periferici del Ministero della difesa.
Il Centro per l'Impiego si occupa anche del collocamento relativo alle categorie protette, il cui l'obbligo di assunzione scatta per aziende con 50 lavoratori.
“Tali iniziative confermano il ruolo che i Servizi Pubblici per il Lavoro sono chiamati a svolgere nell'ambito della Riforma del Mercato del Lavoro attuata con il JOBS ACT che vede i Centri per l'Impiego quali soggetti erogatori delle Politiche Attive del Lavoro ai giovani, ai disoccupati, ai soggetti che godono di strumenti di sostegno al reddito e, come in questo caso, quale Ufficio garante del diritto al lavoro dei soggetti svantaggiati.”
FATTI NON PAROLE
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