Messina- La deputata regionale spiega che per fermare questa tratta umana occorre intervenire direttamente in Africa
L’arrivo della Ocean Viking a Messina, questa mattina, sta comportando una serie di reazioni, mentre nel frattempo la macchina dell’accoglienza si è messa in moto, grazie anche ad un’organizzazione rodata nel corso degli ultimi anni.
Grave la questione umana
“In molti hanno accolto con entusiasmo l’esito del vertice UE in occasione del quale si è giunti al nuovo patto di solidarietà europeo sui flussi migratori- commenta la deputata regionale di Fratelli d’Italia Elvira Amata– Peccato qualcuno si dimentichi di dire che gli sbarchi continueranno ad avvenire in Italia e a Malta. La tanto agognata rotazione dei porti avverrà soltanto su base volontaria dunque sarà poco probabile che altri Paesi si offrano di ospitare le navi nei loro porti. Ci potremmo fermare qui perché l’accordo fa ridere già così. Ma la questione più grave è e resta umana”.
Tratta umana
La deputata regionale, che nei mesi scorsi, è stata anche a bordo della Diciotti attraccata al porto di Catania per constatare le condizioni dei migranti, sottolinea come il partito da tempo chiede una soluzione definitiva di un dramma che definisce “nè più nè meno una tratta umana. L’unica soluzione è il blocco di queste partenze che sono viaggi della speranza, organizzati da criminali e la creazione di hotspot in Africa.
Fermate i viaggi della morte
La vera umanità -prosegue la Amata- è che l’Europa fermi i viaggi della morte che riempiono le tasche degli scafisti. L’immigrazione clandestina non ha nulla a che vedere con l’accoglienza dei profughi: è solo lo strumento usato dal grande capitale per approfittare di questa nuova forma di schiavitù, portare in Europa forza lavoro a poco costo e rivedere così al ribasso i diritti dei lavoratori”.
A proposito dell’arrivo della Ocean Vicking la Amata si dice indignata perché non è questo il modo di fare il bene quando invece la soluzione è tutelarle all’inizio, evitando loro di dover quindi subire ogni tipo di sofferenza e di odissea.
R.Br.
Abbiamo questi politici perché siamo quello che siamo e continuiamo ad esserlo perché abbiamo questi politici. Qualunquismo ed incompetenza su scala planetaria infuriano su social e comunicati stampa dai toni oramai monotoni, fini solo a ribadire la propria esistenza. Ehi guardate! Ci sono anche io anche se non ho nulla di ponderato da dire. Re e regine del nulla di più che parole.