Da Portella Arena a Bellolampo: l’immondizia messinese in “pellegrinaggio” per la Sicilia

Da Portella Arena a Bellolampo: l’immondizia messinese in “pellegrinaggio” per la Sicilia

ELENA DE PASQUALE

Da Portella Arena a Bellolampo: l’immondizia messinese in “pellegrinaggio” per la Sicilia

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mercoledì 28 Marzo 2012 - 23:09

Dal 1998 ad oggi i mezzi di Messinambiente impegnati in lunghe e costosi viaggi per il conferimento dei rifiuti nelle discariche di volta in volta disponibili nei comuni della Sicilia, anche solo per qualche giorno: dalla provincia di Catania a quella di Palermo

C’era una volta, nel lontano 1998 la discarica di Portella Arena. Dal momento però in cui non è più stata, per la città dello Stretto, o meglio per i suoi rifiuti, è stato l’inizio di una costosa odissea che ancora oggi non ha conosciuto il ritorno in patria (semmai ci dovesse essere). La chiusura del sito di conferimento della spazzatura ricadente nel territorio dell’attuale V circoscrizione, ha reso necessaria la realizzazione di un sito alternativo. Subito al lavoro dunque la neonata società di raccolta rifiuti, la Messainmbiente Spa, appunto, costituita con delibera di consiglio (n°15/c) del 13 marzo 1998, e incaricata di realizzare la discarica di Valdina, rimasta in funzione dal 18 ottobre 1998 al 30 settembre 1999, ultimo giorno di conferimento.

In successione a prendere vita è stato il sito di Vallone Guidari, realizzato sempre dalla società di via Dogali ed utilizzato anche in questo fino al 30 settembre, però del 2000. La gestione post operativa, però, non viene affidata, come avvenuto per Valdina a Messinambiente, perché a farsene carico è il Comune. Chiusa Vallone Guidari per i rifiuti messinesi inizia fase dei lunghi viaggi: dal 1 ottobre del 2000 al 22 marzo del 2001, è il turno di Motta Sant’Anastasia. Si ritorna nuovamente nel territorio della provincia grazie alla realizzazione, sempre di Messianmbiente, della discarica di Tripi Contrada Piani, attiva appena un paio di mesi, dal 23 marzo del 2001 al 20 novembre 2001.

Esaurita anche Tripi Contrada Piani, negli anni 2001-2002 l’immondizia messinese viaggia per “lidi” sempre più lontani, con costi inevitabilmente crescenti: un camion, infatti, trasporta in media 20 tonnellate di rifiuti, ogni giorno ne vengono raccolti 330 e i viaggi che vengono effettuati (oggi verso Mazzarà Sant’Andrea) sono più o meno 17.
Di seguito riportiamo l’elenco delle tappe più significative in cui negli ultimi anni, dopo la chiusura di Tripi c.da Piani, sono stati conferiti i rifiuti messinesi, in pellegrinaggio fra i comuni della Sicilia.
– dal 7 novembre 2001 al 15 dicembre 2001 Mazzarà San’Andrea
– dal 16 dicembre 2011 al 22 dicembre 2001 a Gela
– dal 23 dicembre 2001 al 6 gennaio 2002 Campobello di Licata (provincia di…
– dal 7 gennaio 2002 al 29 maggio 2002 Mazzarà sant’Andrea
– dal 28 gennaio 2002 al 4 febbraio 2002 Bellolampo
– dal 21 febbraio 2002 al 7 marzo 2002 Gela
– dal 26 maggio 2002 al 28 mggio 2002 Grotte San Giorgio
– dal 31 maggio 2002 al 15 ottobre 2003 Tripi Formaggiara
– a partire dal 2003 il ritorno a Mazzarà Sant’Andrea

(ELENA DE PASQUALE)

Un commento

  1. Brava Elena De Pasquale,un articolo puntuale,che ci fa riflettere amaramente,quanto sono mediocri e miopi i politici siciliani e i dirigenti,che dovrebbero conoscere cos’è un piano rifiuti regionale,potrebbero copiarlo dai tanti in giro per le regioni più all’avanguardia,ed invece ci faranno soffocare nella spazzatura o inquinare il territorio,con una cento mille discariche.Cara Elena,è utile al voto di scambio,tanti nani,come MessinAmbiente,sparsi per la Sicilia,invece di un’unica grande SPA,a capitale pubblico e privato,che realizzi gli obiettivi del piano rifiuti regionale.Così fanno in Lombardia,Veneto,Emilia Romagna,Toscana,insomma in tutto il Centro e il Nord,forse anche in Puglia.Per i rifiuti la battaglia è più dura,perchè regionale,a Messina potrebbe nascere,favorita da TempoStretto,una opinione pubblica sulla raccolta differenziata,per intervenire sulla modifica dei regolamenti,obbligando i condomini,vecchi e nuovi, a dotarsi di un locale per i contenitori,MessinAmbiente dovrebbe fare il resto.TENTIAMOCI.

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