Cresce il pericolo per gli automobilisti in transito sulla strada che conduce a Cumia a causa della mancanza di barriere di protezione e del crollo dei muretti di contenimento. Ancora disagi in zona sud per la chiusura dell’arteria che collega i villaggi di Galati
Lo abbiamo scritto tante volte, lo ripetiamo anche in questa circostanza perché le interrogazioni di consiglieri, comunali e di quartiere, e le segnalazioni di tanti privati cittadini, lo rendono necessario. Parliamo di via Comunale, strada di collegamento che conduce al villaggio di Cumia, dove l’assenza delle barriere di protezione laterali è ormai diventata la normalità, con tutti i pericoli che ciò determina per i tanti automobilisti che quotidianamente attraversano quella porzione di strada. Sulla questione torna ancora una volta il rappresentante della III circoscrizione Claudio Cardile, secondo il quale il totale disinteressa rispetto al problema è dimostrato dal fatto che fino ad oggi non è stata apposta neanche l’adeguata segnaletica per indicare il pericolo.
“L’anno scorso –scrive Cardile – un abitante di cumia inferiore è finito con la propria vettura dritto nel torrente all’altezza di contrada convito dopo un volo di almeno 30 metri, ed è vivo per miracolo, in quanto la propria corsa è stata rallentata dalla fitta vegetazione: anche in quel caso una delle cause principali del “salto nel vuoto” è stata l’inconsistenza del muro laterale “di contenimento” alla sede stradale che ormai va pian piano sgretolandosi. E che dire – aggiunge Cardile – del fatto che le acque, facendosi strada attraverso i varchi suddetti, si riversano dalla via comunale in ogni dove, creando rivoli scoscesi anche al di sopra di private abitazioni, laddove normalmente non avvengono ruscellamenti, e mettendo ulteriormente a rischio il già fragile e martoriato territorio?”. Il consigliere sottolinea però che il maggior pericolo lo si ha durante le ore di buio fal momento che la gran parte della via comunale non è illuminata. “Nonostante i ripetuti solleciti con i quali si chiede quanto meno di evidenziare la mancanza delle barriere, – conclude Cardile – la situazione è stagnante, con buona pace di chi vive in questo territorio e di chi transita giornalmente attraverso questa strada”. Il grido d’allarme della popolazione è altissimo e il silenzio degli enti preposti è assordante.
Ci spostiamo invece nel territorio della I circoscrizione per tornare a parlare dei problemi che stanno interessando i villaggi di Galati S.Anna e S Lucia e Galati Marina. Lo facciamo attraverso l’interrogazione presentata dai consiglieri Guerrera e Restuccia (Udc), in cui si sottolineano i disagi subiti dalla popolazione a causa dei lavori nella strada di collegamento. Sebbene, infatti, quest’ultima non si sarebbe mai dovuta realizzare poiché ha determinato una strozzatura nel letto del torrente, essa rappresenta oggi l’unica arteria che mette in comunicazione i due abitati.
Oggi, l’interruzione della strada, come spiegano Guerrera e Restuccia, non consente un rapido collegamento, che dovrà avvenire immettendosi nella S.S. 114 con un incrocio pericoloso non essendo regolato da alcun sistema semaforico e, percorrere alcuni chilometri o verso Messina o verso Catania, dove esistono delle strade di accesso al villaggio marino. Dagli abitanti della zona si è appreso che prima dell’esistenza della strada realizzata nel greto del torrente, esisteva una strada arginale al muro che delimitava il torrente, strada che oggi non esiste più, ma di cui si intravede per il primo tratto la traccia, ancor più rimarcata dal recente passaggio di mezzi d’opera.