Le trivellazioni del Comune per un pozzo sotto i vigneti pregiati, ma il Tar da ragione alla Gaglio vignaioli: preservare lavoro e vigneti
Oliveri – Il Tar di Catania accoglie le ragioni delle società La Flora e Gaglio Vignaioli che avevano presentato ricorso contro una ordinanza del Comune di Oliveri. Al centro della vicenda, la realizzazione di una conduttura per l’attivazione di un pozzo da annettere all’acquedotto comunale.
Il Tribunale amministrativo regionale, con l’ordinanza cautelare di accoglimento n. 484/2024 ha accolto parzialmente le ragioni rappresentate dalle società. Il Tar stabilisce che il Comune può svolgere i lavori sui terreni delle società ma secondo precise modalità, salvaguardando l’attività dell’azienda, che offre impiego a molte famiglie del comprensorio e che coltiva pregiati vigneti, come quella del Mamertino doc.
Il Tribunale aveva inizialmente respinto l’istanza di sospensione urgente, per poi tornare a pronunciarsi sulla vicenda con una ordinanza che riconosce il diritto del Comune a proseguire i lavori così come progettati, avendo però riguardo agli interessi dell’impresa.
“Abbiamo sempre sostenuto che il problema non erano i lavori ma le modalità con cui il Comune sta portando avanti il progetto, abbiamo sempre rivendicato la necessità di tutelare i nostri vigneti e l’impresa”, commenta l’architetta Flora Mondello, titolare dell’azienda.
La vicenda riguarda appunto la realizzazione di una conduttura di collegamento dell’acquedotto comunale ad un pozzo da realizzare in altro sito privato, relativamente alla quale il Comune ha proceduto, già a far data dal 7 novembre 2024, a usare come servitù un’area nella titolarità La Flora e Gaglio Vignaioli. “Impedendo alle società di poter accedere ai pregiati vigneti di Mamertino doc e precludendo del tutto ogni attività di coltivazione degli stessi, sostiene la società.
“Lo stop all’attività dell’impresa è arrivata malgrado il Comune non fosse ancora pronto (come dimostrato dal fatto che alla data odierna non si è ancora proceduto ad alcuna concreta attività) all’esecuzione dei lavori, che presuppongono la preliminare trivellazione del pozzo e, soprattutto, la verifica e le autorizzazioni degli Enti competenza sull’effettiva qualità dell’acqua da immettere nell’acquedotto comunale a tutela della salute pubblica”, spiegano i legali dell’azienda.
Il TAR Catania ha quindi accolto le ragioni delle società ed ha ordinato al Comune di Oliveri di rispettare le opportune misure a tutela delle ragioni delle La Flora e Gaglio Vignaioli, in attesa dell’udienza di merito fissata al 30 gennaio 2025.
Burocrazia, ignoranza e supponenza!
Ma quando succederà che le Amministrazioni in genere diventano “amiche” (e cioè a servizio e supporto, come deve essere) e non nemiche di chi non solo è semplice cittadino ma di chi si “immola” a fare impresa!!!!!!!!!!!