Inaugurata la Biblioteca di Rometta, nei locali dell'ex opera Pia Scandurra. Oltre 10 mila libri che erano stati dimenticati in condizioni di degrado, adesso sono stati catalogati per la fruizione della comunità.
Ci sono diversi modi per misurare il grado di civiltà di una società, da come si rapporta con i più deboli, con le donne, dal grado di discriminazione, oppure dal modo in cui si conservano i libri, dal rapporto che si instaura tra la collettività e la cultura. L’amministrazione di Rometta che da un anno lavora già sugli altri fronti, ha aggiunto questa piccola grande pietra miliare: ha riportato in vita la Biblioteca comunale e l’archivio storico. Non è stato un lavoro semplice, dal momento che i libri, dopo anni di continui traslochi e di incuria erano stati accatastati tra polvere, insetti e muffa, nei locali dell’ex Opera Pia Scandurra, senza che da troppo tempo nessuno se ne prendesse cura. Grazie al lavoro di squadra e di certosina pazienza dell’ingegner Rocco Lombardo e di Giovanna Luca e Roberto Saija, su indicazione del sindaco Nicola Merlino e dell’assessore alla pubblica istruzione Melania Messina, oltre 10 mila libri sono stati catalogati, digitalizzati e restituiti al decoro ed alla fruizione, con modalità moderne e semplici, della collettività. E’ stato predisposto anche un regolamento che consente l’accesso ed il prestito, anche on line e la possibilità di usufruire del servizio presso la sede distaccata di Rometta Marea. Con la passione di sempre il primo cittadino ha ringraziato tutti ed ha sottolineato proprio il ruolo della cultura e del rispetto verso i libri e la storia e l’identità di un paese. Ricordando gli anni “orgogliosi” di un passato che ha visto gli abitanti di Rometta difendere con la vita e fino all’ultimo senza arrendersi gli attacchi contro il baluardo della cristianità ha fatto appello a quello stesso piglio per una ricostruzione che si fa giorno per giorno, tassello per tassello. Ricordando Umberto Eco “chi non legge, a 70 anni avrà vissuto una sola vita: la propria. Chi legge avrà vissuto 5000 anni: c’era quando Caino uccise Abele, quando Renzo sposò Lucia, quando Leopardi ammirava l’infinito.. perché la lettura è un’immortalità all’indietro” l’assessore Melania Messina ha sottolineato la valenza simbolica e nel contempo concreta dell’inaugurazione della Biblioteca con l’obiettivo di aprirla alla comunità, dagli studenti ai bambini, dai grandi ai più piccoli. “Vogliamo trasformarla in un luogo di dibattito, di stimolo, di crescita, dove presentare libri, tenere incontri, portare studenti”.
Ospite d’onore è stata la professoressa Rosa Gazzara Siciliano, romettese d’adozione al punto da poter riconoscere “albero per albero” uno scorcio di mondo che racchiude un universo intero. La scrittrice donerà sia i suoi libri che il cd con la traduzione in siciliano della Divina Commedia. “Ricordo mia suocera che diceva sempre quando andava presso altre famiglie: una casa non è casa se non ci sono libri”. La Gazzara peraltro si è anche commossa per il luogo scelto per la Biblioteca, quell’ex orfanotrofio che ha accolto in anni bui decine di bambini. A raccontare il percorso seguito sin da quando, lo scorso anno, i libri sono stati trovati gettati in un angolo e dimenticati è stato Rocco Lombardo che ha ricordato le origini della Biblioteca sin dal periodo precedente al 1978 quando fu inaugurata nei locali che poi divennero quelli dell’Aula consiliare. Dal ’93 in poi però l’abbandono graduale. “Questa non è la fine del percorso ma l’inizio-ha spiegato- noi abbiamo catalogato attraverso un software adatto quasi 10 mila volumi che adesso sono in un catalogo elettronico e di semplice consultazione. Abbiamo suddiviso le varie sezioni, dalla letteratura alle scienze, ma c’è un grande lavoro da fare, anche per restaurare il patrimonio dei libri storici e dell’archivio, che necessitano di tutela”.
Si può prenotare on line ed a Rometta Marea i libri saranno disponibili entro 48 ore dalla richiesta. Come ha ricordato il sindaco Nicola Merlino, nell’elencare i tanti modi di misurare il grado di civiltà di una comunità, il saper conservare i libri è uno strumento di identità ed anche di lotta contro ogni forma di criminalità, perché leggere, apprendere ed informare sono le strade per la verità.
La Biblioteca si avvale di donazioni che già sono avvenute e avverranno, come nel caso delle donne del Consiglio comunale di Trento che hanno spedito libri per ringraziare un Comune che, con la Commissione toponomastica (al femminile) sta dando il doveroso ricordo a tutte le donne che il mondo dimentica, intitolando strade e siti. Merlino ha anche ringraziato Maria Andaloro, romettese nel dna e nell’indole indomita, che ha fondato Posto occupato, l’iniziativa contro il femminicidio nota in Italia e nel mondo, e che ha donato un interessante volume dell’Ateneo messinese (opera della professoressa Antonella Cocchiara che da anni lavora sul campo sulle tematiche delle pari opportunità) e promotrice di un’altra iniziativa, “dà un libro all’altro”, una rete moderna per diffondere l’amore per la lettura e per la cultura.
Se in fondo l’opera Pia Scandurra era un’istituzione che faceva crescere i bambini e la comunità, possiamo anche dire che lo stesso obiettivo ha la Biblioteca, perché i libri sono proprio quel nutrimento dell’anima che rende forte una società e la lancia verso l’immortalità.