Il giovane tunisino si è dichiarato estraneo ai fatti. Il suo avvocato: "E' scappato perché impaurito"
LETOJANNI – Si è dichiarato estraneo ai fatti il 18enne tunisino fermato da carabinieri per l’omicidio del 56enne Massimo Canfora, avvenuto ieri mattina a Letojanni. Il giovane ha dichiarato di non conoscere la vittima, come riferito all’Ansa dal suo legale, l’avvocato Giuseppe Marino. “E’ un bravo ragazzo – ha dichiarato il legale – lavora come cameriere, non ha mai fatto male a nessuno e non ha precedenti”. L’avvocato ha spiegato anche il perché della sua presenza nel palazzo in cui si è consumato l’omicidio e della sua successiva fuga. “Era andato a trovare un altro ragazzo tunisino suo amico – ha raccontato sempre all’Ansa l’avvocato Marino – è stato individuato come colpevole perché è scappato spaventato. Ha riferito che sarebbe stata un’altra persona a colpire Canfora: lui ha sentito qualcosa ed è entrato nella stanza avrebbe visto il sangue e si sarebbe appoggiato incautamente su alcuni oggetti macchiandosi così i vestiti. Poi sarebbe fuggito in preda al panico”. “Siamo certi – ha concluso – che la verità emergerà”.