Omicidio ex poliziotto sul lungomare di Furci, l'operaio Gaetano Nucifora rinviato a giudizio

Omicidio ex poliziotto sul lungomare di Furci, l’operaio Gaetano Nucifora rinviato a giudizio

Redazione

Omicidio ex poliziotto sul lungomare di Furci, l’operaio Gaetano Nucifora rinviato a giudizio

venerdì 05 Luglio 2024 - 19:50

Il processo inizierà l'11 settembre davanti alla Corte d'assise di Messina

FURCI SICULO – Dopo mesi di indagini e l’ udienza preliminare, il caso dell’omicidio di Giuseppe Catania giunge a un punto cruciale. Gaetano Antonio Nucifora, operaio 58enne di Roccalumera, è stato rinviato a giudizio con l’accusa di aver ucciso l’ex poliziotto sul lungomare di Furci Siculo lo scorso 2 ottobre.

Il giudice per l’udienza preliminare, Salvatore Pugliese, ha accolto la richiesta della Procura, rappresentata dal sostituto procuratore Roberta La Speme e coordinata dall’aggiunto Vito Di Giorgio, che ha indagato sul caso con la collaborazione della Compagnia carabinieri di Taormina. Nucifora, che dovrà affrontare l’accusa di omicidio pluriaggravato dalla premeditazione e motivato da ragioni abbiette e futili, sarà giudicato dalla Corte d’assise di Messina a partire dall’11 settembre.

I legali di Nucifora, Giovanni Starrantino ed Emilia Cerchiara, hanno tentato di ottenere il rito abbreviato, ma la richiesta è stata respinta dal giudice. L’opposizione a tale richiesta, sostenuta anche dall’avvocato Antonio Scarcella, rappresentante delle parti civili, si basa sulle aggravanti che potrebbero comportare la pena dell’ergastolo, escludendo così la possibilità del rito abbreviato. Tuttavia, la difesa intende riproporre l’istanza all’apertura del processo, nella speranza che le aggravanti possano essere ridimensionate.

Il 2 ottobre, intorno alle 18.45, Catania, 63 anni, ex sovrintendente in servizio alla Squadra Mobile di Messina, è stato colpito a morte, con cinque colpi di fucile, mentre si trovava sul marciapiede davanti a Largo Petroselli, al centro di Furci. Nucifora, dopo averlo visto giocare a carte durante un passaggio in auto con la moglie, sarebbe tornato a casa, avrebbe preso un fucile da caccia Bernardelli calibro 12, e sarebbe ritornato sul luogo per eseguire l’omicidio.

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