Ex guardia giurata vittima di un agguato reagisce ed uccide il killer

Ex guardia giurata vittima di un agguato reagisce ed uccide il killer

Ex guardia giurata vittima di un agguato reagisce ed uccide il killer

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sabato 11 Febbraio 2012 - 13:46

E' finita nel sangue una spedizione punitiva ieri sera a Spadafora. Vittime designate due fratelli nei confronti dei quali gli aggressori nutrivano vecchi rancori. Ma uno dei due, un ex vigilante, ha risposto al fuoco uccidendo il 36enne messinese Domenico Santapaola. Per tutta la notte e per l'intera mattinata i Carabinieri hanno sentito decine di persone compresi alcuni sospettati che sono stati rilasciati.

Voleva chiudere il conto, vendicando a colpi di pistola vecchi rancori mai sopiti. Ma gli è andata male perché la vittima designata, Francesco Giorgianni, ex guardia giurata, ha risposto al fuoco e lo ha colpito mortalmente. Domenico Santapaola 36 anni, di Minissale, con diversi precedenti penali, è morto sul colpo mentre gli altri tre componenti il gruppo di fuoco sono fuggire ed uno probabilmente è stato anche ferito. Subito sono scattate le indagini dei Carabinieri che hanno messo al loro posto i primi tasselli della vicenda. Per Francesco Giorgianni non è scattato alcun provvedimento restrittivo. Nei suoi confronti la Procura ipotizza la legittima difesa. La dinamica del fatto di sangue sembra piuttosto chiara. L’uomo ha sparato solo quando Santapaola ha fatto fuoco tre volte contro di lui e contro il fratello Davide di 26 anni, mancandoli entrambi.
L’agguato è avvenuto intorno alle 20,30 in via Acquavena, una stradina vicina alla via Nazionale.
I fratelli Giorgianni avevano chiuso la profumeria che gestiscono insieme nella principale strada di Spadafora ed hanno raggiunto la loto Hyunday parcheggiata in via Acquavena. Francesco è salito in auto mentre Davide lo aspettava in strada poco distante. E’ stato quest’ultimo ad accorgersi dall’arrivo dei quattro malintenzionati ed ha urlato al fratello di mettersi in salvo. E’ stato un attimo. Santapaola ha cominciato a sparare al loro indirizzo ma i proiettili si sono incastrati nella carrozzeria dell’auto. Un errore di mira fatale perché Francesco Giorgianni ha impugnato la sua pistola calibro 7,65 ed ha sparato uccidendo Santapaola. Gli altri tre componenti il commando nel frattempo si sono messi all’ inseguimento di Davide che si era nascosto in un palazzo. Ma quando si sono accorti che Santapaola era stato ucciso sono fuggiti di gran corsa. Pochi minuti dopo sul posto sono giunte auto dei Carabinieri e della Polizia ed il sostituto procuratore Stefano Ammendola. Per tutta la notte e per l’intera mattinata sono stati sentite diverse persone a cominciare dai fratelli Giorgianni. A salvarli probabilmente è stata la consapevolezza di essere finiti nel mirino di persone senza scrupoli. Ultimamente erano stati più volte minacciati ed in qualche caso anche picchiati. Gli antichi rancori, sui quali ora i Carabinieri vogliono vederci chiaro, continuavano a venire a galla e l’ex vigilante ormai non si separava più dalla sua pistola. Nel frattempo aveva denunciato tutto ai Carabinieri raccontando delle intimidazioni e delle spedizioni punitive. Ieri l’ultima è sfociata nel sangue.

2 commenti

  1. Far West…

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  2. Vorrei sapere se la legittima difesa diventa tale dopo che altri sparano. Se così, la difesa è legittima se uno resta vivo, altrimenti diventa la legittima difesa di un morto ossia la non difesa.
    Io credo sia legittimo sparare alle prime avvisaglie di puntamento di un’arma da fuoco addosso o addirittura il solo cenno di volere estrarre qualcosa dalle tasche con la intenzione di creare offesa alla persona. O no?

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