Omicidio di Capodanno a Barcellona dove Giovanni Perdichizzi, 41 anni, ha perso la vita nel corso di una sparatoria. La vittima si trovava all'interno di un bar quando è giunto il killer armato di fucile a canne mozze che lo ha freddato. Era stato arrestato nel 2012 nell'operazione Mustra e nel 2011 per l'attentato ai supermercati del gruppo Bonina. Indaga la Polizia di Stato
Si torna a sparare a Barcellona. Un uomo di 41 anni Giovanni Perdichizzi, è stato ucciso la sera di Capodanno poco dopo le 19,20. Si trovava all’interno di un bar di piazza Sant’Antonino quando ha fatto irruzione un killer a volto coperto ed armato di fucile a canne mozze. Perdichizzi si trovava davanti al bancone intento a consumare e non ha avuto il tempo di accorgersi di nulla. Il sicario si è avvicinato e gli ha esploso almeno due fucilate una delle quali lo ha raggiunto in pieno volto. Il killer è poi fuggito all’esterno dove c’era ad attenderlo un complice su una motocicletta. Sul posto la Polizia di Stato che ha avviato le indagini e il sostituto procuratore della Dda, Giuseppe Verzera.
Perdichizzi è stato arrestato l’anno scorso nell’operazione Mustra e rinviato a giudizio nel luglio scorso. L’inchiesta aveva smantellato un’organizzazione dedita al racket delle estorsioni nel barcellonese. Nel dicembre 2011 era finito in manette perchè ritenuto il mandante dell’attentato alla sede del gruppo Bonina. Un giovane sparò numerosi colpi di pistola contro l’ingresso ed alcune auto parcheggiate al’interno. Secondo l’accusa Perdichizzi voleva mantenere il controllo sulla società datrice di lavoro attraverso l’interferenza nelle assunzioni di personale e nella erogazione degli stipendi. Non avrebbe gradito la decurtazione del 50 per cento dello stipendio e la mancata assunzione di un suo cugino, al posto di tre autisti. L’ordinanza di custodia cautelare fu poi annullata per mancanza dei gravi indizi di colpevolezza.
Un mese fa, il 1 dicembre 2012 sempre a Barcellona ha perso la vita in una sparatoria il 23enne incensurato Giovanni Isgrò freddato come un boss d’altri tempi mentre si trovava dal barbiere in via Garibaldi, in pieno centro. I sicari esplosero 5 colpi di pistola per poi fuggire su un’auto trovata incendiata vicino ad un cavalcavia.
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Giuseppe Vallèra