Al via il processo d'appello per Gaetano Forestieri e Giovanni Gugliandolo, condannati per la morte della giovane di Capo d'Orlando, falcidiata sulla sua utilitaria a Messina, vittima della corsa clandestina tra i due, un rally mortale in pieno centro.
"Confermate le condanne per il finanziere Gaetano Forestieri e il pasticcere Giovanni Gugliandolo". E' questa la richiesta formulata dal Pg Felice Lima ai giudici della Corte d'Appello di Messina che si stanno occupando del caso di Lorena Mangano, la ventitreenne di Capo d'Orlando morta nello schianto tra la sua Fiat Panda e un'Audi TT, la notte del 25 giugno dello scorso anno su Corso Garibaldi a Messina.
Forestiere, in primo grado, è stato condannato ad 11 anni per omicidio stradale e corsa clandestina, mentre al giovane Gugliandolo sono stati inflitti 7 anni. Oggi si è aperto il processo di secondo grado e l'Accusa non ha concesso sconti ai due imputati. L'udienza è stata aggiornata al novembre prossimo per dare la parola ai legali.
Il finanziere e l'amico pasticcere stavano gareggiando su corso Garibaldi, nel traffico e in pieno centro: Forestieri su una Audi TT sportiva che ha falciato la piccola utilitaria di Lorena, proveniente da via Torrente Trapani, Gugliandolo guidava invece una Cinquecento modificata. In primo grado è stato anche stabilito un risarcimento per l'Associazione Vitime della Strada.
Nell’articolo non si parla del testimone presentato dalla difesa “a detta del Procuratore poco attendibile” e io gli credo, in quanto oltre a dare informazioni contrastanti con le dichiarazioni dei due imputati, si presenta spontaneamente due giorni dopo presso i CC “”e non presso i vigili urbani incaricati a svolgere le indagini””, guarda caso il papa del forestieri e un ex CC e come dicono a striscia e che caso. Mi auguro che siano confermate le pene ai due imputati da scontare nelle patrie galere e sopratutto al super testimone una volta accertato che le dichiarazioni sono false sia condannato per falsa testimonianza.