L'ex consigliere comunale di Messina Giuseppe Capurro assolto per la vicenda degli oneri riflessi. Era dipendente di una coop che spalava neve
A quasi 10 anni dai fatti e 7 di processo è stato assolto da tutte le accuse l’ex consigliere comunale di Messina Giuseppe Capurro, imputato di truffa e falso per la sua assunzione in una coop. Secondo la Procura un’assunzione fittizia per permettergli di beneficiare dei così detti “oneri riflessi”.
La sentenza è del giudice monocratico Alessandra Di Fresco ha assolto perché il fatto non sussiste l’allora esponente del PDL da 6 episodi di falso aggravato e 2 di truffa aggravata. A difenderlo è stata l’avvocata Daniela Agnello, che ha dimostrato che Capurro era realmente assunto e lavorava come dirigente alle dipendenze della cooperativa sociale Progetto Nuovo Ambiente.
Nel 2012 avevano invece patteggiato un anno e mezzo di reclusione la presidente della sigla che si occupava di manutenzione del verde anche per il Comune di Messina e il figlio, tecnico esterno della stessa coop.
Palazzo Zanca si era costituito parte civile assistito dall’avvocato Bonaventura Candido.
La Procura aveva avanzato dubbi sul rapporto tra il consigliere comunale e la ditta, in particolare perché Capurro fino al giugno del 2011 figurava come dirigente della cooperativa con contratto a tempo indeterminato con la più alta qualifica e il massimo livello retributivo. Secondo l’accusa si trattava di un rapporto di lavoro inesistente in quanto si trattava di una cooperativa avente ad oggetto “pulizia e lavaggio di aree pubbliche, rimozione neve e ghiaccio”.
Per l’Accusa in realtà non aveva mai svolto l’attività lavorativa, incassando di contro rimborsi di permessi elettorali e oneri riflessi. In particolare erano finiti sotto la lente d’ingrandimento della magistratura un rimborso da 53 mila e un rimborso da 11 mila euro.