Da oggi la nuova rete diventa operativa ma continuano le proteste. "La sanità messinese è stata discriminata, si perdono 33 posti letto", scrivono Calapai e Macrì
Oggi l’ultima passaggio, al ministero della salute, per il via libera alla nuova rete ospedaliera che diventa così operativa, ma non si placano le proteste.
“Il provvedimento varato dall’assessore regionale alla Salute Baldo Gucciardi penalizza oltremisura la Sanità messinese– scrive oggi la UilFpl- Sebbene vi siano degli aspetti che possiamo ritenere accettabili come la salvaguardia degli ospedali di Mistretta e Lipari, in quanto sedi disagiate, e il mantenimento di Emodinamica al ‘Barone Romeo’ di Patti, il resto lascia poco soddisfatti. L’assessore ha cancellato con un colpo di penna il Pronto soccorso di Barcellona i cui accessi non potranno essere assorbiti da quello di Milazzo. Per non parlare di quanto siano stati penalizzati il Papardo, Taormina (perde Cardiochirurgia pediatrica e Gastroenterologia, mentre ha subito riduzione di posti letto ad Oncologia), Milazzo (perde Nefrologia e Gastroenterologia, ridotta Pnumologia), e Sant’Agata di Militello”.
Nel documento, firmato da Pippo Calapai e Mario Macrì, rispettivamente segretario generale e responsabile area medica si lamentano sperequazioni di trattamento fra le provincie siciliane con Messina risulta penalizzata.
“La Sanità messinese perde nel complesso 33 posti letto, fra Unità operative semplici e dipartimentali se ne perdono 29; infine per quanto riguarda le macrostrutture ovvero le Unità operative complesse Messina ne perde 11. Auspichiamo, pertanto, che la nuova Rete possa essere corretta ristabilendo un principio di equità e di salvaguardia del diritto alla salute dei cittadini”.