Pochi giorni fa l'assessore Mantineo aveva catalogato l'operazione anti-accattonaggio come una barbarie. Nel fine settimana, i vigili intensificano i controlli e bloccano cinque stranieri.
La polemica era stata scatenata da un’azione dell’Ufficio Generale Prevenzione e Soccorso Pubblico che, lo scorso 19 settembre, aveva fermato nove cittadini stranieri nell’intento di chiedere elemosina negli incroci del centro cittadino.
“Operazione anti-accattonaggio” era stata chiamata e rientrava a pieno titolo nel voler arginare, una volta per tutte, il fenomeno della questua.
Solo 24 ore dopo, però, era giunta la risposta dell’assessore Nino Mantineo che aveva declassato la nobile iniziativa di prevenzione della Polizia in pura forma di barbarie. “I poveri costretti all'accattonaggio sul ciglio delle strade o dei marciapiedi – aveva dichiarato – vivono una condizione di disagio e non possono essere criminalizzati. Già sono costretti a prostrarsi; a ciò si aggiunge la beffa del provvedimento disciplinare nei loro confronti; si tratta di barbarie morali e giuridiche. Queste forme di repressione sembrano rievocare le società medievali. E’ necessario invece verificare se dietro i bambini e i poveri che chiedono l'elemosina ci sia una regia occulta che li spinge a farlo e raccoglie i guadagni”.
A pochi giorni di distanza giunge, però, la notizia di nuovi e mirati controlli atti a “combattere lo sfruttamento di persone dedite all’accattonaggio”.
Insomma, come se le parole di Mantineo fossero rimaste inascoltate.
Nel fine settimana, infatti, gli agenti delle Volanti (in collaborazione con il Corpo Polizia Municipale) hanno monitorato le vie del centro identificando cinque persone “sospette”.
Tre donne e due uomini (di nazionalità romena tranne uno di nazionalità marocchina), sono stati bloccati ed invitati a regolarizzare la loro posizione in merito a “ingresso e soggiorno sul territorio nazionale”.
Adesso si attende la nuova replica dell’assessore alle Politiche Sociali.
Twitter @VCrocitti
Tutto il mio appoggio alle Forze dell’Ordine
L’assessore mantineo sa bene che dietro questi fenomeni esiste sempre una regia occulta … Io sto dalla parte della legalità e dell’operato delle forze dell’ordine! I cittadini messinesi non ne possono più di essere fermati a ogni semaforo!!! Siamo tutti dalla parte delle forze dell’ordine!
Infastidire o, peggio, minacciare per estorcere l’elemosina E’ e RIMANE un reato.
Quella di Mantineo è istigazione a delinquere.
“Invitare” vigili e forze dell’ordine alla “obiezione di coscienza” è una istigazione a venire meno ai propri doveri di ufficio.
Del resto, basti vedere cosa sta succedendo alla casa del portuale, dove una occupazione abusiva di proprietà altrui è appoggiata da una intera giunta.
“Nobile iniziativa”?….
“Solo 24 ore dopo, però, era giunta la risposta dell’assessore Nino Mantineo che aveva declassato la nobile iniziativa di prevenzione della Polizia in pura forma di barbarie.”
Di “nobile” qui non c’è nulla, nemmeno le parole dell’assessore Mantineo sono nobili.
Direi solo “opera di prevenzione e repressione”. Ma il “danno” non è solo “ai semafori” e non si limita solo alla questua.
INASCOLTATO L’APPELLO DI MANTINEO?
ma….scusa, e mi rivolgo a cotanto giornalista che ha prodotto questo titolone da paura: ma secondo te è un appello che doveva essere ascoltato??? vorrei tanto capire da che parte stai o state, voi della redazione…
siete dalla parte della civiltà o della inciviltà???
siete dalla parte di chi sfrutta questa gente o dalla parte di chi cerca di mettere un argine a queste manifestazioni???
le forze dell’ordine fanno il loro dovere, anzi ne fanno poco per colpa di gente come voi che cercate di far passare per corrette cose che non lo sono!
La solidarietà va espressa con altri gesti, non quelli di tollerare qualsiasi cosa solo e soltanto nel nome di un ideale politico o solo perché fa “trendy” essere di una certa parte politica!!!
se l’assessore continua a ribattere sul lavoro giusto delle forze dell’ordine non solo si dovrebbe vergognare ma anche dimettersi dal suo incarico! troppo facile sparare sulla croce rossa caro tempostretto… mai una parola per i Messinesi che non hanno casa, che non hanno lavoro che non hanno le giuste cure mediche…mai! riflettete, se potete!
un conto è andare a vedere gli ingranaggi che ci sono dietro (e smontarli, e punire…)
un conto è punire il morto di fame.
troppo complicato per la mente dei messinesi, che vivono nell’inciviltà dalla mattina alla sera e sono sempre pronti a puntare il dito e a PUNIRE.
sbatti il mostro in prima pagina, serve a rilasciare endorfine.
Quelli che sono favorevoli alle parole sconsiderate dell’Assessore hanno mai portato un panino alla mensa del povero organizzata dalla Chiesa di S. Antonio?