Gli arrestati nel blitz contro la mafia catanese a ma Messina intravedono uno spiraglio per la scarcerazione.
Dovranno essere riesaminate nuovamente dal Tribunale della Libertà le misure cautelari scattate col blitz Beta2, lo scorso 28 ottobre. Lo ha deciso la Corte di Cassazione che ha annullato il provvedimento del TdL messinese, che a novembre aveva sostanzialmente confermato gli arresti.
La Sesta sezione della Suprema Corte ha però chiesto un nuovo esame del collegio, che ora sarà chiamato nuovamente a decidere, tenendo conto dei rilievi della Cassazione. Accolti quindi i ricorsi dei difensori degli imputati, gli avvocati Nunzio Rosso, Nino Cacia, Tancredi Traclò, Roberto Materia, Salvatore Silvestro e Giuseppe Cincioni, che ora si preparano al “secondo round”.
La decisione della Cassazione riguarda in particolare le posizioni di Maurizio Romeo, i fratelli Antonino e Salvatore Lipari e Giuseppe La Scala. A tutti il Collegio della Libertà aveva negato la scarcerazione, alleggerendo soltanto le accuse per Romeo, scagionato dall’episodio dell’estorsione all’imprenditore Denaro, almeno sotto il profilo cautelare.
Per loro il processo comincerà proprio tra qualche giorno, il prossimo 14 marzo davanti al Gup Monica Marino e sarà celebrato col rito abbreviato.