Assenteismo Iacp, scarcerato uno degli arrestati

Assenteismo Iacp, scarcerato uno degli arrestati

Assenteismo Iacp, scarcerato uno degli arrestati

Tag:

mercoledì 19 Dicembre 2012 - 14:01

Solo due le persone rimaste ai domiciliari arrestate nell’ambito dell’operazione Budge Sicuro della Guardia di Finanza. Revocati gli obblighi di firma per altri 5 dipendenti

Scendono a due le persone agli arresti domiciliari per l’operazione “Budge Sicuro” della Guardia di Finanza sull’assentiesmo allo Iacp. Conlsui gli interrogatori di garanzaia, il giudice ha revocato gli arresti domiciliari disposti per Eugenio La Bella e revocato l’obbligo di firma per 5 dei 54 indagati. La parola passa ora la Tribunale del Riesame.
A condurre l’operazione “Badge Sicuro” sono stati i militari della Guardia di Finanza coordinati dal procuratore aggiunto Sebastiano Ardita e il sostituto Antonio Carchietti. Le indagini avviate a gennaio di quest’anno e concluse a settembre hanno preso in esame in particolare 35 giorni lavorativi a partire dal 14 febbraio. Una telecamera nel locale dove c’erano i lettori dei badge ha accertato come i dipendenti, a piccoli gruppi, si mettevano d’accordo tra loro affinché uno timbrasse i badge magnetici degli altri, consentendo a questi di arrivare in ritardo, andare via in anticipo dal posto di lavoro, o uscire per dedicarsi a faccende personali. C’era chi andava al bar, altri passeggiavano per le vie dello shopping insieme ai colleghi. In altre occasioni la pausa per il pranzo, fissata in 30 minuti, durava oltre due ore e qualcuno, dopo il pranzo, sceglieva di non tornare proprio dietro la scrivania. Le ordinanze e i provvedimenti sono stati siglati dal Gip Monica Marino

9 commenti

  1. carmela barrilà 19 Dicembre 2012 15:46

    Notizia che da giorni fa parlare quasi tutti i quotidiani della città e non solo, certamente non è una bella situazione ma, come tutto in questa città pur di fare scalpore e deviare i problemi seri e gravi che affliggono da anni questa bellissima città, si puntano i riflettori su questi dipendenti che, per carità, hanno le loro colpe ma, sicuramente non è loro la colpa della disoccupazione, dei ritardati pagamenti degli stipendi, dei servizi che non funzionano, dei bilanci in rosso delle varie Amministrazioni locali e non parliamo certo di poche migliaia di euro ma, molti molti di più. Senza voler giustificare nessuno, si parla tanto male dei dipendenti pubblici, esistono anche quelli che lavorano sodo, con onestà,che restano oltre l’orario di lavoro senza chiedere nulla, magari un caffè e anche un cornetto lo prendono ma, nulla rubano perchè comunque il loro lavoro lo fanno eccome!!! A tal proposito volevo ringraziare delle colleghe del comune, ufficio anagrafe Carte D’dentità, nello specifico Funzionario e Collaboratrici che mi hanno dimostrato professionalità, comprensione, disponibilità, dedizione al lavoro pur non essendo orario di ricevimento. Mi sembra doveroso, dopo tanto sputare sui dipendenti pubblici e se dico colleghe è perchè, pur di diversa Amministrazione, sempre di ente locale parlo, raccontare anche delle belle persone che lavorano nel pubblico e quanti pur non essendo SANTI con le loro debolezze umane, il loro lavoro lo fanno.
    O forse conviene dare queste notizie che creano luoghi comuni, piuttosto che, dire quanto altro di positivo accade anche??????

    0
    0
  2. carmela barrilà 19 Dicembre 2012 15:51

    Chiedo scusa per non aver firmato il mio commento, ancora Grazie alle donne LAVORATRICI dell’ufficio anagrafe, la mamma di Giulia, Carmen

    0
    0
  3. Come lasciarsi sfuggire l’occasione di liberarsi di questi parassiti? O neanche in questo caso l’amministrazione può licenziarli? Non mi stupirei inoltre se non venissero fuori i soliti parasindacalisti, difensori dei ‘lavoratori’ ad ogni costo, a difendere l’indifendibile.
    E non mi si venga a dire che e’ colpa della malapolitica, ed altri bla bla bla…

    0
    0
  4. MessineseAttento 19 Dicembre 2012 16:28

    Mi permetto di risponderle io, nel mio piccolo.
    Queste notizie vanno date eccome. Se in un ente che conta 96 dipendenti, 81 sono assenteisti cronici (con tanto di filmati di prova), non solo la notizie dev’essere data, ma bisognerebbe sbattere la faccia di questi signori sulla prima pagina della gazzetta. Al pari di chi ruba.
    In un mio commento, nei giorni scorsi, ho detto che, tolti i 15 dipendenti onesti, i rimanenti 81 andrebbero licenziati in tronco ed i loro posti assegnati con criteri meritocratici con la supervisione del questore.
    Nessuno vuole la testa di chi lavora onestamente, solo per il loro status di dipendenti pubblici, come nessuno è contro coloro che dimostrano di meritare il posto di lavoro che occupano, a prescindere se pubblico o privato.
    A conclusione del suo post sistiene che oltre a queste notizie bisognerebbe dare anche quelle positive, ovvero elogiare chi fa il proprio lavoro onestamente. Queste sue affermazioni dimostrano una visione distorta del “DOVERE” che ognuno di noi ha nello svolgere bene il proprio lavoro.
    Non c’è da elogiare, quindi, a chi fa il proprio lavoro onestamente e con dedizione, proprio perchè questa è e deve essere la normalità con cui si deve svolgere qualsiasi incarico lavorativo.

    0
    0
  5. D’accordo al 100%, l’unica nota in più e’ che pare che tra i 15 ‘virtuosi’ ci fossero anche dipendenti in malattia, o presunta tale…
    E poi, parliamoci chiaro, MA A COSA DIAVOLO SERVONO 96 PERSONE ALL’IACP??? Gli impiegati, futuri licenziandi, si facessero un esame di coscienza, e ricordassero in che maniera sono entrati nell’ente…

    0
    0
  6. diamole queste notizie!! Anzi facciamo indagini ovunque per scovare questi maledetti nullafacenti raccomdanati della politica che a Messina saranno tantissimi.E licenziamoli o nei casi peggior schiaffiamoli in galera o nei servizi sociali.Chi lavora onestamente nel settore pubblico fà un servizio al cittadino conrtribuente, nulla di più.

    0
    0
  7. Cari concittadini dovete comprendere che certe situazioni sono indirettamente propedeutiche al mantenimento di buona parte della politica messinese e meridionale in genere.
    Ma vi immaginate se questi e molti altri uffici funzionassero a dovere con tutto il personale a regìme ed evadere pratiche in tempi da nord Italia ??
    Che disastro sarebbe! Non sarebbe piu’ necessario scomodare tizio o caio per andare a cercare quella pratica impolverata, non avremmo bisogno di sempronio che, conoscendo i tempi di certe procedure ci consiglierebbe l’amicizia giusta per accelerare i tempi. Ma stiamo scherzando?
    Certo che leggere di qualche licenziamento non guasterebbe.

    0
    0
  8. carmela barrilà 20 Dicembre 2012 20:16

    Al signor messine attento,vorrei farle notare che cosí attento non lo é,del dovere di cui parla lei siamo tutti d’accordo ma, nel caso specifico le colleghe del comune mi hanno ricevuta nonostante non fosse orario del “DOVERE” quindi mi hanno usato una cortesia.Non mi piace polemizzare nel ringraziarla per la sua risposta ,comunque io mi firmo con nome e cognome e lei é solo un messinese attento. Buon Natale

    0
    0
  9. MessineseAttento 21 Dicembre 2012 00:11

    Le rispondo con una semplice domanda: ma queste sue colleghe tanto solerti, usano abitualmente queste cortesie, anche con i comuni cittadini? Mi spiego meglio, se fossi andato io, fuori dall’orario di lavoro, mi avrebbero trattato alla stessa maniera?
    Per quanto riguarda la mia firma, non credo che mi stia nascondendo dietro uno pseudonimo per insultare chicchesia. Le mie sono semplici costazioni in merito a ciò che ammorba questa città, clientelismo ed assenteismo prima di tutto.
    Buon Natale a lei

    0
    0

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *

Premi qui per commentare
o leggere i commenti
Tempostretto - Quotidiano online delle Città Metropolitane di Messina e Reggio Calabria

Via Francesco Crispi 4 98121 - Messina

Marco Olivieri direttore responsabile

Privacy Policy

Termini e Condizioni

info@tempostretto.it

Telefono 090.9412305

Fax 090.2509937 P.IVA 02916600832

n° reg. tribunale 04/2007 del 05/06/2007