Dopo le dimissioni, gli ex vertici della Caronte&Tourist non hanno più i domiciliari. Restano indagati nell'operazione Cenide
Sono liberi, dopo circa 50 giorni di arresti domiciliari, l’ex presidente del Consiglio di amministrazione di Caronte e Tourist Antonino Repaci, 78 anni, e l’ex l’amministratore delegato Calogero Famiani, 54 anni.
Il giudice per le indagini preliminari di Reggio Calabria, accogliendo l’istanza dell’avvocato Alberto Gullino, ha revocato il provvedimento cautelare emesso nell’ambito dell‘inchiesta “Cenide”. Famiani e Repaci da oggi hanno soltanto il divieto di dimora nel comune di Villa San Giovanni.
Per il giudice non ci sono più esigenze cautelari tali da tenere i due ai domiciliari. Entrambi, infatti, si sono dimessi dalle cariche sociali all’interno della Caronte & Tourist, qualche giorno dopo gli arresti.
Il ruolo degli ex dirigenti della società di traghettamento messinese nei fatti al centro dell’inchiesta restano da approfondire. Le indagini quindi vanno avanti. Ad entrambi viene contestato di aver corrotto esponenti del comune di Villa per realizzare i lavori di riorganizzazione delle aree di imbarco e sbarco dei traghetti, nel 2018.
La società dei Franza, esprimendo fiducia nella magistratura, si è detta vicina ai due ex dirigenti, auspicando che venga chiarita la loro estraneità alle accuse.