Operazione Chanel, la sentenza sulle nuove rotte della droga

Operazione Chanel, la sentenza sulle nuove rotte della droga

Alessandra Serio

Operazione Chanel, la sentenza sulle nuove rotte della droga

venerdì 10 Novembre 2023 - 15:03

Pesanti condanne per il gruppo Cacopardo-Settimo incastrato dalle rivelazioni del pentito Bonanno

MESSINA – Sono condanne per tutti, anche severe per alcuni tenendo conto che si tratta del rito abbreviato, quelle decise dal Giudice per l’udienza preliminare Monia De Francesco alla fine del primo troncone processuale dell’operazione Chanel, l’inchiesta seguita alla retata antidroga a Giostra del marzo scorso.

La sentenza

Il verdetto è di condanne per tutte le accuse, per tutti e 12 gli imputati: 16 anni e 10 mesi a Giovanni Cacopardo; 20 anni ad Antonino Settimo; 18 anni e 4 mesi a Paolo Settimo; 13 anni e 8 mesi a Salvatore Culici e Alessandro Cucinotta; 6 anni a Giovanni De Cicco Cuda, Fabio Ariganello e Graziano Castorino; 3 anni ad Antonino Familiari e Giovanni Nucera; 3 anni e 2 mesi ad Antonino Fichera, 4 anni e 8 mesi a Giuseppe Castorino. Confiscata la pescheria “La boutique del pesce” di via Taormina. La giudice ha infine scagionato i Settimo da una delle accuse contestate. La Giudice ha accolto per quasi tutti le richieste di condanna formulate dal Pubblico Ministero Liliana Todaro, titolare dell’indagine. Impegnati nelle difese gli avvocati Cinzia Panebianco, Alessandro Trovato, Salvatore Silvestro, Pietro Pollicino, Giuseppe Bonavita, Antonello Scordo, Carla Grillo.

L’inchiesta

L’inchiesta della Squadra Mobile di Messina nasce dalle rivelazioni Gianfranco Bonanno, intermediario dei rifornimenti con i calabresi per diversi gruppi messinesi.  E’ Bonanno a svelare alcuni retroscena dei suoi canali autonomi di fornitura e dello spaccio gestito a Giostra da Cacopardo insieme ai Settimo. L’operazione è stata battezzata Chanel prendendo spunto dalle conversazioni telefoniche dei trafficanti che al telefono parlando della cocaina dicevano “quell’odore di Parigi…”. E’ sempre Bonanno a svelare che il gruppo di Giostra era stato individuato dai fornitori calabresi come nuovo canale di traffico su Messina. Una parte del ricavato dello spaccio, spiega il collaboratore di giustizia, era stato riciclato in esercizi commerciali di vario genere.

In foto: Questore Ioppolo e Gianfranco Minissale, ex capo della Squadra Mobile all’epoca della retata

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