Il pool difensivo: "Nessuna novità riguardo al parlamentare nostro assistito. Mamone e Bellè? Hanno solo voluto appoggiare un loro conterraneo"
In relazione a quanto scritto sulla nostra testata riguardo ai risvolti dell’operazione “Chirone” della Dda di Reggio Calabria, riceviamo e pubblichiamo lo scritto inviato alla nostra redazione dagli avvocati Vincenzo Cristian Siclari e Gianluca Togniozzi, legali del senatore villese di Forza Italia Marco Siclari.
«In riferimento all’articolo pubblicato ieri sul senatore Marco Siclari si evidenzia quanto segue: siamo di fronte ad una normale annotazione di servizio che non è mai stata oggetto di contestazione al nostro assistito, per com’anche specificato correttamente dallo stesso Procuratore Capo Bombardieri, pertanto, chiediamo che venga rettificato l’articolo in questione specificando che non sono emersi nuovi elementi di contestazione in quanto l’annotazione esisteva già agli atti dell’inchiesta Eufeminus per la quale il senatore ha chiesto di essere giudicato con il rito abbreviato.
Riteniamo , inoltre, evidenziare – aggiungono i due legali – che il medico Mamone è di Villa San Giovanni ed ha sempre militato nel centro sinistra. Lo stesso è stato più volte assessore comunale di centrosinistra ed evidentemente ha ritenuto di voler sostenere, nelle scorse elezioni politiche, un suo concittadino Villese candidato al Senato. Inoltre, nelle ultime elezioni comunali di Villa San Giovanni il Mamone è stato candidato a consigliere comunale in una lista civica capeggiata dal candidato a Sindaco Domenico Aragona e contro il candidato a Sindaco Giovanni Siclari, fratello del senatore. Infine, il Saro Bellè, a cui fa riferimento, per un’altra questione, il Mamone, è un dipendente comunale di Villa San Giovanni nonché storico amico di famiglia di Siclari che non ha avuto bisogno, certamente, dell’intervento del Mamone per votare Siclari al Senato».