Il Giudice che lo ha arrestato dopo l'operazione Default gli ha concesso i domiciliari. Faremo ricorso al Tribunale della Libertà, annuncia il difensore Favazzo.
E’ stato scarcerato l’avvocato Andrea Lo Castro, che torna ai domiciliari dopo poco più di una settimana di cella a Gazzi.
Il giudice Maria Vermiglio ha accolto la richiesta avanzata dal difensore, l’avvocato Nino Favazzo, ed ha ritenuto più che sufficienti i domiciliari come misura cautelare per il legale, che lo scorso venerdì aveva risposto all’interrogatorio di garanzia, difendendosi.
“Il Giudice ha preso atto del fatto che, alla data dell’arresto, l’avv. Lo Castro si trovava già in regime di arresti domiciliari in abitazione, con divieto di ogni comunicazione con l’esterno ed ha ritenuto tale stato personale sufficiente ad assicurare le esigenze cautelari ritenute sussistenti”, spiega l’avvocato Favazzo.
“Pur avendo il mio assistito fornito ampi chiarimenti in merito a ciascun tema di accusa, non ho ritenuto di dover chiedere, allo stato, al Gip una rivalutazione del materiale indiziario, preferendo affrontare ogni questione di merito innanzi al Tribunale della libertà.”
Il legale d’affari ritenuto uno dei vertici dell’associazione a delinquere messa in piedi per assicurare alle imprese private clienti una serie di vantaggi poco legali, era infatti ai domiciliari da un anno mezzo, dopo l’arresto con l’accusa di concorso esterno all’associazione mafiosa nel blitz Beta.
Il processo che ne è seguito è ancora alle prime battute e la prossima udienza è prevista per il 19 febbraio, all’aula bunker del carcere di Gazzi. I magistrati dell’Accusa, i PM Liliana Todaro e Fabrizio Monaco, interrogheranno alcuni collaboratori di giustizia e tra loro anche l’imprenditore Biagio Grasso, tra i principali accusatori di Lo Castro.