E in alcuni locali della zona nord sono stati trovati 40 kg di alimenti conservati male e prodotti surgelati spacciati per freschi
MESSINA – Durante un’operazione congiunta dal titolo “eState in Regola”, condotta dall’Inps e dalla Guardia di Finanza di Messina, sono stati raggiunti “risultati significativi nel contrasto dei fenomeni del lavoro sommerso e irregolare” in tutta la provincia messinese. Sono stati effettuati 56 accessi in diverse attività nel settore turistico, dei pubblici esercizi, dell’agricoltura, nelle case di riposo, in autolavaggi e in ambito commerciale e produzione per conto terzi. E sono stati trovati 115 lavoratori in nero.
E così i controlli hanno determinato “un numero cospicuo di provvedimenti di sospensione dell’attività
imprenditoriale per l’utilizzo di manodopera sprovvista di assunzione rispetto a quella presente nel luogo di lavoro al momento dell’accesso e di lavoratori denunciati per aver indebitamente percepito indennità mensile di disoccupazione (NASPI) e redditi di inclusione. Gli accertamenti in tema di somministrazione ed appalti illeciti hanno consentito, inoltre, di acclarare la presenza di oltre 200 lavoratori in posizione somministrata irregolare o illecita, con un recupero contributivo stimato di oltre due milioni di euro a favore delle casse della previdenza pubblica”.
L’intervento dell’Asp per 40kg di cibo mal conservato
Ma non è finita, perché le Fiamme Gialle hanno spiegato di aver chiesto anche “l’intervento del Dipartimento di Prevenzione dell’ASP di Messina, ed in particolare del Servizio di igiene ambienti di vita (S.I.A.V.) e del Servizio di igiene degli alimenti, sorveglianza e prevenzione nutrizionale (S.I.A.N.)”, perché durante i controlli in alcuni locali della riviera nord di Messina “sono stati rinvenuti e sottoposti a sequestro oltre 40 kg di alimenti vari per cattivo stato di conservazione, oltre alla denuncia penale per frode nell’esercizio del commercio, poiché si è riscontrata la somministrazione di prodotti surgelati spacciati per freschi”.