Operazione Impasse, la sentenza sul traffico di droga tra Giostra e la Calabria

Operazione Impasse, la sentenza sul traffico di droga tra Giostra e la Calabria

Alessandra Serio

Operazione Impasse, la sentenza sul traffico di droga tra Giostra e la Calabria

venerdì 12 Gennaio 2024 - 18:00

Pioggia di condanne e tre assoluzioni al processo al giro di droga gestito dai Cuscinà

MESSINA – C’è una prima sentenza sull’operazione Impasse, l’inchiesta sul narcotraffico gestito dalla famiglia Cuscinà nel rione Giostra e i collegamenti con i fornitori della droga calabresi. La giudice per le indagini preliminari Claudia Misale ha infatti letto il verdetto per i tanti imputati che hanno scelto il rito abbreviato. E

La sentenza sull’operazione Impasse

Si tratta di un lungo elenco di condanne, con tre sole assoluzioni. Sono stati cagionati da tutte le accuse Maurizio Papale, Silvia Sanò e Antonio Alessandro, mentre gli altri sono stati condannati: 20 di reclusione a Francesco e Giovanbattista Cuscinà, 8 anni e 8 mesi a Nicola Mantineo, Giovanni Kevin Calarese, Daniele Giannetto; 12 anni a Viviana Di Blasi, Filippo Bonanno, Maurizio Trifirò; 12 anni e 8 mesi a Maria Cacopardo, Bruno Gioffè; 3 anni e 8 mesi a Giovanni Bonanno; 10 anni e 8 mesi ad Antonio Pelle, Francesco Alati, Rosa Bonanno, Carmelo Lo Duca, Salvatore Lo Duca; Giuseppe Abate; 1 anno e 8 mesi per Tiziana Mangano; 13 anni e 4 mesi per Francesco Spadaro, Graziano Castorino; 11 anni e 2 mesi a Gianluca Siavash, Gianpaolo Scimone; 9 anni e 4 mesi per Francesco Giofrida, Francesco Musolino, Debora Mandini, Davide Stroncone, Natale Viola; 10 anni a Davide Lo Turco, Giuseppe Castorino, Benedetto Mesiti, Michele Fusco; 7 anni e mezzo ad Alessia Maccarone; 11 anni e 4 mesi a Saverio Maisano, Alessandro Bonasera; 10 anni e 4 mesi ad Antonio Davide Zaccari; 4 anni a Mario Bonaventura e Giuseppe Gullì; 7 anni e 4 mesi ad Patrik Antonio Emanuele e Nunzio Pantò; 8 anni a Giuseppa D’Amico Giando; 9 anni e 2 mesi a Giovanni Vezzosi e Salvatore Chiarenza; 10 anni e mezzo a Calogero Rolla; 5 anni a Claudio Rotondo; 2 anni e mezzo ad Emanuele Bonasera, 2 anni e 4 mesi a Giuseppe De Francesco.

L’operazione Impasse

L’indagine ha ricostruito il giro di droga portato avanti dai Cuscinà di Giostra nel 2020. Per aggirare i controlli durante il lockdown sono state usate in qualche caso le ambulanze. Topo Gigio è il soprannome di uno dei complici, incaricato di custodire la droga, mentre Sky è invece il sistema criptato istallato su cellulari, costosi almeno quanto un mese di reddito di cittadinanza, usato dai fornitori per comunicare con i “clienti” in maniera riservata.

A far scattare gli accertamenti sono le rivelazioni di Giovanni Bonanno (leggi qui chi è “Il canazzo”). Alla base del blitz ci sono anche i suoi verbali (leggi qui i dettagli della retata) Durante il processo si è pentito un altro protagonista del giro di droga, Nicola Mantineo.

Il collegio difensivo

Il processo ha visto impegnati gli avvocati Alessandro Trovato, Cinzia Panebianco, Salvatore Silvestro, Antonello Scordo, Giuseppe Donato, Dario Cocivera, Antonio Langher, Daniela Garufi, Giuseppe Carrabba, Fortunato Strangi, Antonio Centorrino, Tino Celi, Tancredi Traclò, Antonio Bongiorno, Giuseppe Bonavita e Alessandro Billè, Nunzio Rosso.

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