Sette patteggiamenti e sette rinvii a giudizio nell'udienza preliminare dell'operazione Jolly. In aula presunti appartenenti ad un gruppo che spacciava droga sull'asse Messina-Villafranca Tirrena.
Si è conclusa con sette patteggiamenti e sette rinvii a giudizio l’udienza preliminare Sono 14 le richieste di rinvio a giudizio nell’ambito dell’operazione dell’operazione “Jolly” su un giro di droga sull’asse Messina-Villafranca Tirrena.
Davanti al gup Maria Teresa Arena hanno patteggiato quattro anni di reclusione Antonino Fasolo, tre anni e quattro mesi Giovanna Crea e Gabriel Ferraù e tre anni a Giacomo Russo, un anno e mezzo a Giuseppe Costa, dieci mesi a Sebastiano Rando ed otto mesi a Danilo Delia. Sono stati rinviati a giudizio al 23 gennaio davanti ai giudici della seconda sezione Fabrizio Fenghi, Consolato Campagna, Valentina Tuzzi, Marco Scigliano, Paola Crea, Vincenzo Ricci e Michele Battaglia.
Erano soprattutto giovanissimi che acquistavano hashish e marijuana nei pressi di una piazza a Villafranca Tirrena. Dopo mesi d’indagini il 19 dicembre dell’anno scorso i carabinieri fecero scattare l’operazione “Jolly”, dal soprannome di uno dei sei arrestati, il ventisettenne Antonino Fasolo a cui i Militari dell’arma sequestrarono ad agosto 2009 un quantitativo di hashish. Attraverso il controllo delle sue telefonate, nonostante la precauzione di utilizzare il termine caffè al posto di droga, è emerso che il ventisettenne si riforniva di stupefacenti da una donna, la venticinquenne Giovanna Crea. Come ricostruito dai Carabinieri, quest’ultima acquistava marijuana e hashish a Mangialupi e la trasportava in auto via autostrada e in alcuni casi passando dai colli San Rizzo per evitare i controlli. Sempre dall’ascolto delle telefonate gli investigatori hanno poi scoperto singoli episodi di spaccio nei confronti degli altri quattro arrestati.