In 5 vengono scagionati, per altri 13 sono "tegolate". Condanne anche per i fratelli "pentiti" Abbas
MESSINA – Cinque assoluzioni totali e 13 condanne (molti di loro hanno incassato alcune assoluzioni parziali. E’ questa la sentenza alla fine del processo abbreviato per gli indagati dell’operazione Montanari, l’inchiesta sul giro di droga tra Barcellona, Milazzo e Messina che costituisce uno dei filoni della maxi inchiesta antimafia del 12 febbraio scorso. Nella retata finirono complessivamente più di 80 persone (leggi qui il blitz)
Tra quelli che hanno chiesto di essere giudicati in fase preliminare ci sono anche i fratelli Alessandro e Gabriele Abbas, uno da poco passato alla collaborazione con la giustizia, l’altro “dichiarante” (leggi qui le accuse del pentito)
Il verdetto
Ecco la decisione finale del giudice per le indagini preliminari Maria Militello. Accanto al nome, tra parentesi, la richiesta dell’Accusa.
15 anni e 2 mesi a Tommaso Pantè (richiesta di condanna a 20 anni; 14 anni e 2 mesi a Gabriele Abbas e 8 anni e 5 mesi al fratello Alessandro; 7 anni a Teresa Morici (7 anni e 2 mesi) di Gualtieri Sicaminò; 7 anni e mezzo a Salvatore Benenati; 2 anni a Santo Genovese; 7 anni e 10 mesi a Massimo Pirri (12 anni e 4 mesi); 5 anni e mezzo per Daniele Mazza (12 anni); 6 mesi ad Elena Sottile e Cristian Celi (pena sospesa); 1 anno e 4 mesi ad Antonino Grasso (pena sospesa); 4 anni e 2 mesi a Yassine Lakhlifi, 6 anni e 10 mesi a Maria Concetta Lenzi di Barcellona;
Scagionati del tutto: Emannuel Mondello, Giuseppe Francesco Calabrese, Annamaria Morgavi, Fabrizio Beneduce di Barcellona e Alessio Materazzi di Messina.
Impegnati nelle difese gli avvocati Salvatore Silvestro, Antonio Spiccia, Diego Lanza, Angela Elisabetta Sindoni, Filippo Barbera, Cinzia Panebianco, Pinuccio Calabrò, Tommaso Autru Ryolo, Giuseppe Ciminata, Carmela Zarcone, Rosa Guglielmo, Alberto Calzavara, Gaetano Pino.