Processo a maggio per 61 tra medici, avvocati e operatori di patronati dei Nebrodi per l'operazione Pathology sulle truffe INPS con le cause pilotate
Saranno 61 gli imputati alla sbarra del processo Pathology, l‘indagine dei Carabinieri su un presunto giro di truffe all’Inps per ottenere pensioni e invalidità, tenuto insieme da una rete di medici, avvocati e operatori di patronati. Questa almeno l’accusa della Procura di Messina, che ora sarà passata al vaglio dai giudici di primo grado a partire dal 6 maggio prossimo davanti ai giudici del Tribunale di Patti.
Lo ha deciso il giudice per l’udienza preliminare di Patti Ugo Molina, che su 73 indagati ne ha rinviato a giudizio 61, accogliendo per loro le richieste dei Pubblici Ministeri Alessandro Lia e Giorgia Orlando. Gli altri indagati escono dal procedimento: il giudice ha pronunciato sentenza di non luogo a procedere, non ritenendo fondate le accuse.
Associazione finalizzata alla truffa all’Inps, falso, peculato, abuso d’ufficio e corruzione le accuse contestate a vario titolo, alla fine dell’indagine dei carabinieri e del procuratore capo Rosa Raffa. Contro gli indagati, le intercettazioni telefoniche ed ambientali svolte intorno al 2015 che hanno portato a 33 arresti nel 2017, dopo diversi corposi sequestri di atti allo stesso Tribunale di Patti.
Nel dettaglio, il GUP Molina ha assolto Giuseppe Piscitello e Concetta Teresa Scaffidi e Nuccio Mangano, inviando gli atti al PM per la formazionem di un autonomo fascicolo.
Subiranno invece il processo l’avvocata Anna Ricciardi, Francesco Piscitello, Vincenzo Princiotta, Ilenia De Luca, Rosaria Lo Presti, Antonino Ventura, Antonino Furnari, Rosario Germanà, Giovambattista Bruni, Pippo Spatola, Margherita Salpietro, Antonino Pino, Maria Giovanna Barbitta, Bruno Fazio, Giuseppe Fulco, Maria Saturno, Jole Donzì, Giuseppe Di Santo, Rosario Di Stefano, Marianna Faraci, Giuseppe Armeli, Stefano Marra, Daniela Calarese, Francesco DI Giorgio, Genoveffa Scaffidi Chiarello, Giusi Mincica, Genoveffa Cadili, Eleonora Gentile, Giuseppe Miceli, Maria Tindara Di Marco, Agata Napoli, Giacomo Magistro Contenta, Salvatore Buttò, Michele D’Amico, Maria Antonia Balgo, Francesco Lo Iacono, Cono Virreci Fano, Grazia Pagana, Michele Saitta, Carmelo Virreci Fano, Angelo Paratore, Rita Murabito, Paolo Ioppolo, Antonino Milici, Maria Catena Giuttari, Sandra Natoli, Maria Galvagno, Francesca Merlo, Rosa Ermito, Rosa Ricciardi, Teresa Notaro, Maria Di Gaetano, Giorgio Carmelo Giannitto, Elegina Stazzone, Carmela Fragale, Carmela e Antonina Pruiti, Giuseppa Serafina Sgrò, Teresa Foresto, Enrico Natale, Maria Antonia Drago.
Leggo con piacere queste note e mi dico “C’e’ un DIO”. Per carità, niente sentenze sommarie, aspettiamo il regolare deposito della sentenza ; nel caso, si vada ai vari gradi di giudizio. Però ….. mi auguro che questo episodio, sia di sprone a migliorare la qualità e l’afffidabilità di questo, che resta, pur sempre, un importantissimo servizio per la collettività. In fondo, non è poi il caso di fare tanti drammi per qualche “mela marcia in un cesto”, no ?