Per il procuratore nazionale antimafia è stato smantellato un traffico di droga straordinario. Sono 33 le misure cautelari messe a segno
Sono 33 le misure cautelari in carcere emesse dai Tribunali di Torino e Costanza (Germania) nei confronti di altrettanti soggetti, coinvolti nell’operazione di questa mattina, “Platinum-Dia”. Le accuse, nei loro confronti vanno dall’associazione mafiosa, all’associazione finalizzata al traffico internazionale di sostanze stupefacenti, ai reati di riciclaggio, intestazione fittizia di beni, estorsione ed altri reati, aggravati dalle modalità mafiose. Inoltre, sono sequestrati beni costituiti da compendi aziendali, immobili, autoveicoli, conti correnti bancari e postali, per un valore di diversi milioni di euro. Le perquisizioni, ancora in atto, hanno permesso di rinvenire e sequestrare quattro pistole, due etti di cocaina, oltre 50 mila euro di denaro in contante e diversi beni preziosi
“Una complessa operazione iniziata nel 2016, che accentua l’attività di alcuni imprenditori che gestivano affari per la locale di Volpiano con società e attività imprenditoriali”, ha dichiarato il procuratore di Torino, Anna Maria Loreto nel corso della conferenza stampa. “L’indagine – ha proseguito – ha dimostrato che in Piemonte non c’è zona franca dall’infiltrazione mafiosa. La ‘ndrangheta è intenta a far proliferare le attività commerciali, spesso fittiziamente intestate a terze persone, con il riciclaggio dei proventi. Attività commerciali che alimentano il tessuto mafioso e danneggiano l’economia sana. Colpirli ristabilisce la libera concorrenza”. Per il procuratore nazionale antimafia, Federico Cafiero De Raho, è stato smantellato un traffico di droga straordinario.