Il Gup Marino ha rinviato a giudizio cinque imputati dell'operazione Supermaket per le estorsioni ai danni del gruppo commerciale dei fratelli Capone. Saranno processati il prossimo sei giugno dai giudici della prima sezione del Tribunale.
Si è concluso con il rinvio a giudizio dei cinque imputati l’udienza preliminare dell’operazione “Supermarket” sulle estorsioni al gruppo commerciale dei fratelli Capone. Si tratta di Giovanni Trovato 52 anni, Pietro Trovato, 24 anni, Angelo Trischitta, 38 anni, Mauro Maiorana, 43 anni e Giovanni Giuseppe D’Andrea, detto Mariano, 50 anni. Tutti dovranno comparire il sei giugno prossimo davanti alla prima sezione del Tribunale per rispondere, a vario titolo di estorsione, tentata estorsione e trasferimento fraudolento di società. Secondo l’accusa Pietro Trovato, amministratore unico e titolare della maggioranza del capitale sociale della S.T. srl, propose all’amministratore giudiziario di affittare la Sicilmarket srl che gli era stata sequestrata nel 2009. non solo ma Trovato propose anche la fornitura di un’importante società che opera nel campo della distribuzione alimentare. La ditta in questione era quella di proprietà dei fratelli Capone, che già in precedenza voleva affittare la Sicilmarket ma poi non se ne fece niente. Secondo quanto ricostruito dalla Polizia il gruppo Capone subì un danno patrimoniale di 111.000 euro. Nel corso dell’operazione, scattata all’alba del 4 dicembre scorso, furono sequestrati la società S.T. s.r.l., e i supermercati di via Taormina e di San Giovannello, oltre all’intero complesso aziendale, il cui valore si attesta intorno a 500.000 euro