il Gup Finocchiaro vaglierà le accuse contro l'imprenditore Nino Giordano, la Eurotel di Agrigento e gli altri imprenditori e funzionari del Cas coinvolti nell'inchiesta sull'appalto per la video sorveglianza.
Si avvicina il vaglio preliminare per l'inchiesta denominata Teckno 1 sugli appalti pilotati al Cas.
Il giudice per l'udienza preliminare Finocchiaro ha fissato la data al prossimo 19 gennaio.
A quasi tre anni di distanza dagli arresti, quindi, il giudice dovrà verificare la tenuta del quadro accusatorio tracciato dalla Procura di Messina, rimasto immutato sia nell'atto di chiusura delle indagini che nella richiesta di rinvio a giudizio, mangraldo il Riesame, sotto il profilo cautelare, abbia ridimensionato le accuse.
Adesso la Procura ha chiesto che vadano a processo tutti i nomi già coinvolti nelle indagini sul servizio di sorveglianza assistita lungo la A18 Catania-Siracusa-Rosolini e la A20 Messina-Palermo, per il quale, secondo gli investigatori, era stata pagata una mazzetta.
Dopo gli arresti dagli stessi protagonisti sono arrivate molte conferme agli spunti investigativi scaturiti dalle intercettazioni della Dia. E gli imprenditori, in particolare il milazzese Francesco Duca, hanno riempito fiumi di verbali svelando molti retroscena. Una parte del materiale è ancora top secret e promette ulteriori, interessanti colpi di scena.
Erano stati iscritti nel registro degli indagati inoltre Nino Giordano e il fratello Giacomo, Ettore Filippi, Rossella Venuto, Giuseppe Iacolino, Filadelfio Scorza, Andrea Valentini, Antonio Chillè, Lucrezia Passeri, insieme ai funzionari dell'ente di Contrada Scoppo Lelio Frisone e Angelo Puccia.
Tra gli indagati figurano le stesse società coinvolte, ovvero la Building srl di Milazzo, la Meridional Service Srl e la Eurotel di Agrigento.
Sia Puccia che Frisone sono nel frattempo finiti nella seconda tranche di inchiesta, quella denominata Tekno 2, scattata lo scorso aprile con la sospensione e il sequestro per 6 dirigenti in servizio al Cas e il sequestro per altri 6 ex dirigenti. Indagine, questa, ancora in corso. Nel frattempo le sospensioni sono scadute e gli indagati che non erano ancora in pensione sono tornati regolarmente in servizio.
In entrambi i casi gli accertamenti sono stati affidati alla Dia di Catania, ai comandi del dirigente Renato Panvino, e coordinati dal procuratore aggiunto Stefania La Rosa e l'aggiunto Sebastiano Ardita.
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Alessandra Serio
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In quello sul giudice pedofilo hanno eliminato i commenti.
Va bene che la paura fa 90, ma qui ha fatto 9000.