Truffe online, ecco come difendersi. Mennella: "Attenzione ai prezzi troppo vantaggiosi"

Truffe online, ecco come difendersi. Mennella: “Attenzione ai prezzi troppo vantaggiosi”

Veronica Crocitti

Truffe online, ecco come difendersi. Mennella: “Attenzione ai prezzi troppo vantaggiosi”

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mercoledì 14 Maggio 2014 - 15:24

Parola ai comandati Giovanni Mennella e Stefano Scollato, protagonisti dell'operazione Traps che stamani ha condotto all'arresto di quattro giovani truffatori. La prima regola è il buon senso

“Quando si compra su internet, bisogna stare sempre attenti. Abboccare alle trappole in rete è molto facile”. A spiegare ai cittadini come difendersi dalle truffe online sono il maggiore Giovanni Mennella, comandante della Compagnia Messina Centro, e il tenente Stefano Scollato, comandante del nucleo operativo.
Entrambi sono i protagonisti dell’Operazione Traps che stamani ha condotto all’arresto di quattro giovani truffatori, oltre a diversi indagati ed un obbligo di presentazione alla polizia giudiziaria.
“Non fatevi subito attrarre da prezzi vantaggiosi o nettamente inferiori rispetto a quelli di mercato – avverte Scollato – perché è di solito lì che si nasconde la truffa. E’ importante controllare sempre i feedback del venditore e leggere i commenti di quegli utenti che hanno già acquistato i suoi prodotti”.
Il buon senso, quindi, può essere una delle prime regole per mettersi al riparo da inganni.
“Bisogna anche stare attenti alle modalità di pagamento e mai distaccarsi dai tradizionali canali di acquisto delle piattaforme e-commerce come ebay o subito.it – spiega Mennella – Diffidare da chi propone contatti diretti e, ancor più, da chi vi chiede anticipi e acconti. Nella maggior parte dei casi, infatti, voi versereste dei soldi sulla carta Postpay indicata dal truffatore senza mai ricevere il prodotto desiderato”.
Un reato, quello della truffa online, sempre più in voga nel territorio messinese. Soltanto lo scorso dicembre una maxi inchiesta della sezione Guardia di Finanza della Polizia Giudiziaria e del sostituto procuratore Monaco si concludeva con 21 soggetti indagati.
Per la maggior parte dei casi si tratta sempre degli stessi volti, all’apparenza normalissimi studenti o lavoratori, eppure stranoti nell’ambiente delle forze dell’ordine.

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