Si è svolto presso l'impianto Snam Rete Gas di Sperone un incontro tra l'assessore Daniele Ialacqua e una delegazione di dirigenti della Snam Rete Gas. Oggetto dell'incontro la convenzione stipulata per la realizzazione di due villette nel villaggio Faro Superiore e Torre Faro, come misure di compensazione e riequilibrio ambientale.

Il comune di Flaibano, in provincia di Udine, per dare a Snam Rete Gas il via libera per realizzare una centrale di compressione del gas ha chiesto e ottenuto opere compensative per 3 milioni di euro. Messina invece per la stessa centrale che sorge a Sperone ha in cantiere due piazzette a Faro Superiore e Torre Faro, costo totale 200 mila euro. Uno squilibrio netto che pochi mesi fa aveva riportato alla luce la consigliera comunale Nina Lo Presti insieme al collega della VI circoscrizione Massimo Costanzo che con una dura e dettagliata interrogazione ponevano una serie di interrogativi proprio sui rapporti Snam-Comune e sulle opere compensative (vedi articolo correlato).

Richieste che a quanto pare non sono rimaste inascoltate. Questa mattina infatti l'impianto Snam Rete Gas di Messina a Sperone è stato cornice di un incontro tra l'assessore all'ambiente, Daniele Ialacqua, l'architetto Giancarlo Berenato dell'assessorato Urbanistica e una delegazione di dirigenti della Snam Rete Gas. Oggetto dell'incontro la convenzione stipulata dal comune di Messina e da Snam Rete Gas in merito alla realizzazione di due villette nel villaggio Faro Superiore e Torre Faro, come misure di compensazione e riequilibrio ambientale.

Anche l'assessore Ialacqua ha evidenziato che l'estensione della centrale e l'impatto che essa ha sul territorio avrebbero richiesto interventi più consistenti, così come riconosciuti in altre località dalla stessa Snam Rete Gas, per esempio la centrale del comune di Flaibano, come in effetti avevano rilevato i consiglieri. Il territorio di Sperone, inoltre, non avrebbe beneficio dai due interventi concordati in convenzione, che sono stati previsti a Faro Superiore e a Torre Faro, in quest’ultimo caso lontano dai luoghi su cui impatta l’impianto.

I dirigenti della società hanno evidenziato che la normativa (legge Marzano n.239) sulla cui base sono stati effettuati interventi compensativi in altre località è successiva all'insediamento della centrale di Messina e che nonostante ciò Snam Rete Gas, nello spirito di collaborazione al quale da sempre impronta la sua presenza e in raccordo con le passate Amministrazioni comunali, ha effettuato ugualmente degli interventi, pervenendo anche alla stipula di una convenzione per la realizzazione di due villette ubicate in luoghi a suo tempo indicati dall’Amministrazione.

Dopo avere effettuato un sopralluogo sul cantiere della costruenda villetta di piazza Crusolito a Faro Superiore, l’Amministrazione comunale ha chiesto a Snam Rete Gas di verificare la possibilità di riconsiderare l'intervento della prevista villetta di Torre Faro per sostituirlo con un altro del medesimo importo economico e con le stesse finalità, ma ubicato in un territorio più prossimo alla centrale. L'esito dell'incontro sarà comunicato alla sesta circoscrizione ed ai consiglieri Lo Presti e Costanzo, senza dimenticare che sul tema degli interventi compensativi della centrale Snam Rete Gas di Messina era intervenuto anche il deputato del M5Stelle D'Uva con un'interrogazione presentata il 26 settembre 2014 e che non ha ancora avuto risposta dai Ministeri competenti.