Una regressione infantile insieme ad una fluente coda di paglia si è impossessata di spiriti eletti, quali quello di Paolo Magaudda, e Luciano Ordile
Cari cittadini messinesi,
il Paese è in affanno, le famiglie non arrivano alla terza settimana, i piccoli imprenditori si suicidano, l’Italia è a crescita sotto zero, e cosa fa il Cda del teatro Vittorio Emanuele di Messina? Si ribella, con un’azione eclatante e provocatoria, finalizzata a “épater le bourgeois”, qual è quella di bloccare sino alla fine di quest’anno l’attività di musica e prosa, sol perché la Regione siciliana ha portato a 5.500 milioni il tradizionale contributo annuale, con una decisione UNANIME presa dalla Commissione Bilancio. Una regressione infantile insieme ad una fluente coda di paglia si è impossessata di spiriti eletti, quali quello di Paolo Magaudda, sovrintendente “a vita” del V.E. e del suo sodale politico, il presidente Luciano Ordile. Pestano i piedi e rivogliono a forza il contributo di sempre. Eppure la Regione l’anno scorso aveva chiesto un taglio delle consulenze appunto perché si preannunciavano tempi amari. Ma loro non se ne sono curati. Eppure si è appreso dalle martellanti cronache dei media che, sempre la Regione, a causa della devastante crisi economico-finanziaria europea, ha visto decurtati di tre miliardi di euro i trasferimenti dalle casse statali. Ma l’azione dimostrativa del Cda del teatro ha trovato appassionati supporter su Facebook, uno fra tutti Fabio Mazzeo, bravo giornalista con ambizioni politiche, che si lancia in una ardente filippica sull’altare dell’Arte, della Bellezza, della Cultura. Ci chiediamo con velenosa curiosità: che sia iniziata la campagna elettorale sia per Mazzeo sia per la triade Ordile-Magaudda-Ardizzone e i loro epigoni?
Adele Fortino
Personalmente penso che questo giornale nn abbia bisogno di opinioni di “noti” giornalisti. La formula migliore e quella di dare una notizia e scatenare i commenti dei visitatori on line.
Adele FORTINO si vanta di essere condizionata solo dalle sue idee,ma nella vicenda del Teatro ha prevalso l’istinto protettivo di moglie dell’assessore Mario Centorrino e della giunta Lombardo.Adele FORTINO non mette sullo stesso piano i muntarozza di consulenze dell’Ente Teatro con la montagna di consulenze inutili della Regione Siciliana,prese ad esempio di un modo indecente di governare.Adele Fortino si preoccupa inutilmente di una campagna elettorale fatta con il voto di scambio,forse perchè dimentica,che lo schieramento politico a cui manifesta simpatia è insuperabile in questo modo di fare politica. Adele Fortino,donna colta del centrosinistra messinese,non sopporta che il governo cui il marito fa parte, sia criticato per lo stesso motivo in cui Berlusconi eccelse,i tagli alla cultura. Comunque benvenuta a TEMPOSTRETTO.