Si è parlato anche della figura di Lea Garofalo soffermandosi brevemente sulla sua vicenda che per amore della figlia ha detto “no” alla ‘ndrangheta
OPPIDO MAMERTINA – Continuano presso l’Istituto Comprensivo “Oppido-Molochio-Varapodio”, diretto da Maria Antonella Timpano, gli incontri di approfondimento e di riflessione per gli alunni della Scuola
secondaria di I grado su parità di genere, legalità, giustizia, uguaglianza. Dopo il progetto regionale
“RispettAMI” di alcuni giorni fa, ieri sempre presso il Salone Teatro della Scuola Primaria di Oppido M., si è svolto l’incontro dal titolo “Donne e Legalità: Diritti, Giustizia e Uguaglianza”, che ha visto la partecipazione degli alunni delle classi Seconde e Terze di Oppido, Molochio e Varapodio, e di diverse figure istituzionali: la stessa Dirigente Timpano; Angela Napoli, già componente della Commissione Parlamentare Antimafia; Angela Crea, assessore alla Pubblica Istruzione presso il Comune di Taurianova; suor Tina Carbone, docente; i sindaci di Oppido M., Giuseppe Morizzi, e di Molochio, Caruso Marco Giuseppe. Filo conduttore di tutto l’incontro è stata la figura di Lea Garofalo, grazie al libro “Una fimmina calabrese. Così Lea Garofalo sfidò la ‘ndrangheta” del giornalista e scrittore Paolo De Chiara, anch’egli presente all’incontro. A moderare gli interventi, Ferraro Maria Rosa, Responsabile culturale
dell’Associazione “Dioghenes” Aps.
Ad inizio lavori e nel salutare gli alunni, la Timpano si è rivolta proprio a loro, invitando soprattutto
le ragazze ad essere protagoniste della loro vita: “Oggi, rispetto a qualche decennio fa, le ragazze hanno la possibilità di realizzarsi professionalmente, di poter scegliere cosa fare della propria vita, quindi ognuna di voi deve sentirsi libera di realizzare i propri sogni e nessuno vi dovrà mai dire che non potete farlo”. Anche la Napoli, che in tanti anni ha visto e seguito tante vicende di storie calabresi e di donne legate alla ‘ndrangheta che hanno lottato, come Lea Garofalo, contro di essa, ha invitato gli alunni tutti a riflettere sempre su questa tematica, senza farsi mai sopraffare. I sindaci Morizzi e Caruso hanno sottolineato l’importanza di vivere nella collaborazione e condivisione tra uomo e donna, e non nella sopraffazione. L’assessore Crea e Suor Tina hanno fatto riferimento alla loro esperienza di vivere l’essere donna nel loro lavoro a servizio della società. La parola è infine passata all’autore De Chiara: ha parlato della figura di Lea Garofalo soffermandosi brevemente sulla sua vicenda e ponendo invece l’accento sull’insegnamento che lei donna che per amore della figlia ha detto “no” alla ‘ndrangheta – oggi può dare ad ogni studente
e in generale ad ogni uomo o donna. L’incontro si è concluso con gli alunni che hanno rivolto delle
domande ai relatori.
