A conclusione Bartolomeo ha invitato gli alunni a parlare sempre con genitori, docenti, educatori ed anche fare riferimento alla autorità
OPPIDO MAMERTINA- Presso l’Istituto Comprensivo “Oppido-Molochio-Varapodio”, continua la campagna di sensibilizzazione e contrasto al fenomeno del bullismo e del cyberbullismo, fortemente voluta dalla dirigente scolastica, Francesca Maria Morabito, ed organizzata dalla referente, professoressa Patrizia Crispino. Dopo l’incontro con il sociologo Antonio Marziale e la psicologa Menita Crucitti (che avevano parlato ai ragazzi rispettivamente di cyberbullismo e di body shaming), nella giornata di Venerdì 24, presso il Salone Teatro del plesso di Oppido Mamertina, tutte le classi Seconde e Terze della Scuola Secondaria di I grado, hanno chiacchierato con lo scrittore Christian Bartolomeo, che ha anche presentato il suo ultimo lavoro, il romanzo “Passi a perdere”.
L’incontro ha visto protagonisti, oltre che l’autore del libro, lo psicologo Ezio Romano, il presidente dell’associazione socio-culturale “Arte che Parla”, Simona Mileto, e l’insegnante Maria Grazia Zappia. Partendo dalla lettura di alcuni brani del volume, Bartolomeo ha spiegato ai ragazzi il fenomeno del bullismo e del cyberbullismo, invitandoli, in maniera molto diretta, a riflettere anche sul cattivismo che oggi c’è nella nostra società; ha spronato i giovanissimi studenti a considerare come la solitudine delle nuove generazioni li porta spesso a rifugiarsi nel mondo digitale e «da questo mondo – ha detto Bartolomeo – occorre a volte difendersi».
Lo scrittore – originario della Sicilia ma che oggi vive a Gioia Tauro – e Romano, hanno proprio dialogato con i ragazzi i quali, spronati anche dalla Mileto e dalla Zappia ad intervenire, hanno rivolto ai due professionisti alcune domande di vero e proprio “comportamento” pratico da tenere di fronte ad alcune situazioni che, a volte, si trovano a vivere nella vita reale o sui social. A conclusione Bartolomeo ha invitato gli alunni a parlare sempre con genitori, docenti, educatori ed anche fare riferimento alla autorità, senza mai tenersi dentro dubbi o, ancor peggio, dolore per una qualche esperienza di bullismo.