Il rappresentante consiliare da poco ritransitato tra le file del Pd non perde occasione per far valere l’ opposizione “riacquisita”: «Poteri speciali di nuovo in mano al prefetto»
«È opportuno che la proroga dei poteri speciali venga sollecitata al governo Monti non più per Buzzanca, ma per il Prefetto di Messina, l’unico in grado di completare gli svincoli con il sostegno unanime delle forze politiche». Il consigliere Saglimbeni, da poco tornato tra le file del Pd dopo l’abbandono che lo ha portato al gruppo misto (ma “simpatizzante” con il Pdl, area Corona), si cala in tutto e per tutto nei panni dell’opposizione riacquisita. E attacca su quello che, date le novità delle ultime settimane, è il vero “tallone d’Achille dell’amministrazione, ovvero poteri speciali.
«Il sindaco, ormai in fuga, non sarebbe sicuramente in grado di ottenere quel 20% di risorse mancanti. Motivo? Lo stesso che ha determinato tanti ritardi e ostacoli: la sua incapacità a perseguire il mandato – afferma Saglimbeni – Se invece di nascondere le difficoltà finanziarie al Consiglio Comunale e alle forze politiche, avesse coinvolto tutti, forse avrebbe trovato soluzioni alternative e meno traumatiche della violazione del Patto di Stabilità 2011 che farà pagare alla città conseguenze gravissime. A questo punto è inutile piangere sul latte versato. La città non può che far leva sul signor Prefetto per il completamento degli svincoli e quant’altro e sul Consiglio Comunale chiamato ad approvare un previsionale 2012 lacrime e sangue in grado di rispettare il Patto di Stabilità per l’anno in corso ed a costruire una prospettiva di rilancio e di speranza nel 2013».