Mentre il Comune affronta la carenza d'acqua potabile, si aggravano i ritardi nel settore dei servizi sociali e della cultura. Dall'opposizione arriva l'invito al sindaco Materia a rimettere proprio le deleghe ai servizi sociali; dalla maggioranza quello a non farsi sfuggire i finanziamenti europei
È davvero un brutto periodo quello che sta attraversando l'amministrazione di Barcellona Pozzo di Gotto. Tra emergenza idrica e ritardi burocratici, la giunta guidata dal sindaco Roberto Materia è finita al centro delle polemiche.
Il caso più eclatante riguarda l'emergenza idrica scoppiata in città. In un'ordinanza sindacale, il primo cittadino ne ha spiegato l'origine con la siccità, che in queste settimane ha attanagliato la Sicilia. "Una forte riduzione delle precipitazioni atmosferiche e temperature più elevate rispetto alle medie di periodo, che ha colpito pressoché tutto il territorio nazionale, sta producendo i suoi effetti anche a Barcellona Pozzo di Gotto" – si legge nell'ordinanza – "Il clima fortemente siccitoso ha determinato il depauperamento delle falde acquifere e la riduzione delle portate fornite dai pozzi. Diverse zone della città, soprattutto quelle più alte o più lontane dai punti di prelievo, soffrono già gravi situazioni di carenza di acqua potabile. Per queste ragioni (…) è disposto il divieto di utilizzo dell’acqua potabile per irrigare o innaffiare orti, anche se annessi ad abitazioni, per irrigare o innaffiare giardini, con la sola eccezione di quelli della superficie massima di mq. 200 annessi ai fabbricati, per usi diversi da quelli risultanti dal contratto di fornitura”.
La spiegazione non ha però convinto l'ex assessore Roberto Iraci, secondo cui la siccità è solo una delle cause: "I problemi erano già evidenti durante l’inverno e la primavera, in cui le precipitazioni erano state addirittura oltre le medie. Se poi aggiungiamo che la sorgente di Baele apporta alla città in estate non più del 20% dell’acqua che rifornisce il nostro acquedotto, temo che le cose siano un po’ più complicate. Mi auguro vivamente che, oltre alle motivazioni generiche e francamente deboli che sopra contesto, l’ente si attivi per affrontare in modo organico il problema e ricerchi la causa, senza cullarsi dietro l'alibi del clima".
Altro tema caldo è quello dei servizi sociali, su cui il gruppo di minoranza Avanti con fiducia ha presentato un'interrogazione. Secondo l'opposizione, il sindaco dovrebbe rimettere le deleghe ai servizi sociali, poichè non è stato in grado di garantire la continuità e l'efficienza del servizio. Nel documento si parla in particolare del servizio sociale professionale, sospeso dal 27 maggio; sui progetti per l'avvio degli asili nido; e sul centro riabilitativo di Oreto, ancora non adeguatamente attivato a causa di problemi burocratici.
Un sollecito arriva infine al sindaco dalla sua maggioranza, in particolare da Sicilia futura, a rispondere all'avviso regionale per i luoghi della cultura: "Nell'ambito del programma di finanziamenti europei PON-FESR 2014-2020, l'assessorato regionale ai Beni Culturali ha avviato le operazioni per individuare le opere da finanziare. Barcellona è inserita tra le aree geografiche su cui insistono attrazioni di patrimonio statale, o degli enti locali, o degli enti ecclesiastici o di fondazioni, e ci sono dunque gli estremi per aderire" – si legge nel comunicato – "far parte dei luoghi della cultura individuati potrebbe consentire, come si deduce dal bando, di essere oggetto di interventi per la tutela, la valorizzazione e la messa in rete del patrimonio culturale, materiale e immateriale, nelle aree di attrazione di rilevanza strategica tale da consolidare e promuovere processi di sviluppo."
Un'opportunità importante, che non può essere sprecata per inerzia, come troppo spesso succede in Sicilia: "Possiamo ricevere un importante sostegno alla diffusione della conoscenza e alla fruizione del patrimonio culturale, materiale e immateriale della nostra città, attraverso la creazione di servizi e sistemi innovativi, grazie all’utilizzo di tecnologie avanzate" – conclude Lucia Puliafito, consigliere Pdr – "una misura fondamentale per rilanciare la nostra città".