Dopo il terremoto politico che ha portato al divieto di dimora in città per il sindaco Materia, e dopo i finanziamenti revocati e le tensioni interne per le poltrone, continuano a piovere grane sull'amministrazione del Longano, che adesso rischia di vedere la propria maggioranza consiliare sfaldarsi
Prima il finanziamento per il centro storico perso per ritardi amministrativi; poi il terremoto giudiziario che ha coinvolto l’ex assessore Angelo Coppolino e il sindaco Roberto Materia; ora anche gli aumenti della TARI bocciati dalla commissione consiliare. Non è un periodo positivo per l’amministrazione di Barcellona Pozzo di Gotto, che adesso rischia di perdere anche la fiducia del Consiglio comunale. La giunta barcellonese arranca già da mesi, alle prese con un bilancio ballerino e tensioni legate alla distribuzione degli assessorati; ma, negli ultimi tempi, le critiche si sono fatte sferzanti, specie da parte del Consiglio comunale. Uno spartiacque è stato l’arresto dell’ex assessore Coppolino, per una storia di abusivismo edilizio che ha finito per scoperchiare un vaso di pandora; o almeno questo sospettano gli inquirenti, secondo cui nel Comune barcellonese abbondavano favoritismi nei confronti di parenti e amici. Per questi motivi al sindaco, Roberto Materia, è stato vietato di risiedere in città. “La giunta Materia si è contraddistinta in questi anni per una manifesta arroganza nella gestione della cosa pubblica, sbandierando competenza amministrativa ma, di fatto, praticando una politica orientata alla conservazione di alcuni status ed equilibri” – dichiaravano i consiglieri del movimento Città aperta – “ciò che è stato accertato dagli inquirenti rende evidente la totale aderenza di questa amministrazione ad un sistema che ha penalizzato fortemente la nostra città favorendo gli interessi di pochi”. Ora, ai tanti problemi politici e amministrativi, si aggiungono le critiche del PD cittadino, che pure per un periodo aveva sostenuto l’azione della maggioranza: “L’aumento della TARI rappresenta solo l'ultimo macigno che l'amministrazione Materia vorrebbe mettere sulla testa dei nostri concittadini” – scrive il circolo barcellonese – “la quarta commissione, con la bocciatura della proposta, ha posto in essere una prima azione di difesa nei confronti dei contribuenti. In questo quadro è singolare, ma al contempo sintomatico, l'atteggiamento dei consiglieri di maggioranza che, astenendosi dal voto, hanno di fatto preso le distanze dalla giunta e dai suoi assessori. Questa amministrazione ha disatteso appieno gli obiettivi della riduzione delle tasse e l'aumento di servizi e di qualità della vita dell'intera comunità barcellonese”.