Mentre la città del Capo viene inserita tra i borghi più belli d'Italia, a Croce a Mare il percolato invade una delle spiagge più amate dai visitatori
Giusto sabato prossimo Milazzo sarà ufficialmente riconosciuta come uno tra i “Borghi più belli d’Italia”. Un riconoscimento importante, che verrà celebrato con una giornata di eventi. Ma la città del Capo è terra di contraddizioni; e così, poco sotto il pregiato borgo medievale, da qualche settimana scorre una lingua di percolato che, dalla Panoramica, scivola giù fino alla spiaggia di Croce a Mare e, infine, nel mare stesso. Una coincidenza, che però ben rappresenta l’attuale situazione del Comune mamertino.
La nota positiva è data dalla visibilità internazionale che Milazzo sta guadagnando, grazie al lavoro dell’assessore al turismo, Piera Trimboli: “Mi auguro che vi sia una partecipazione numerosa dei cittadini alla consegna della bandiera di borgo più bello” – ha dichiarato l’assessore – “far parte di questo circuito costituisce una vetrina mondiale attraverso la quale si promuove non soltanto la bellezza dei luoghi ma anche l’ospitalità delle popolazioni, i prodotti di qualità, la cultura e le tradizioni del territorio. Da parte nostra l’obiettivo è creare una rete in città che permetta di sfruttare al meglio questo prestigioso riconoscimento e lavorare insieme agli operatori turistici affinché i prossimi due anni siano un’occasione di crescita del comparto turistico e quindi della città”.
Una crescita che, però, non può vivere solo di riconoscimenti; e la tutela dell’immagine turistica della città mamertina passa anche dal decoro. Per questo non giovano i commenti dei numerosi turisti e camperisti che, recandosi in una delle spiagge più suggestive di Milazzo, devono farsi spazio tra i liquami e sopportare miasmi.
Eppure, la situazione è stata segnalata da tempo agli uffici competenti. “Oggi martedì 7 giugno i liquami continuano a scendere sulla via Croce a Mare fin sulla spiaggia e quindi in mare, oggi peraltro molto frequentato da bagnanti” – scrive un cittadino sui social, segnalando come da oltre tre settimane il problema sia irrisolto. Del problema, oltre agli uffici competenti, è a conoscenza persino l’esperto del sindaco in tema di rifiuti, Davide Canevari, intervenuto nella discussione. Ma non spetta a lui occuparsi di un caso che, invece, riguarda direttamente l’assessore Damiano Maisano. E in tanti si chiedono se il distratto assessore abbia altro a cui pensare o se, semplicemente, non si sia ancora accorto di quel che succede in città.
Giovanni Passalacqua