L'area genovesiana del Pd ha illustrato le proposte per l'emergenza tir: accelerare l'iter della via Don Blasco e del porto di Tremestieri, ridurre le deroghe e affidarle ai vigili, accertare le responsabilità per i ritardi al molo a sud. "La lotta ai tir non si fa con la demagogia", dichiara Emilia Barrile. La proposta dei genovesiani è in gran parte uguale a quella presentata un mese fa dai colleghi Pd Zuccarello, Cardile e Sindoni, ma contestata dall'area genovesiana a dimostrazione che la strada verso l'unità nel partito è ancora lontana.
“La battaglia ai tir non si fa con la demagogia ma con la politica. Noi non abbiamo paura di essere fermati da qualche padrone, quindi presentiamo la nostra proposta, alla luce anche della sentenza del Tar sull’ordinanza”. La presidente del Consiglio comunale Emilia Barrile, sintetizza così nel corso della conferenza stampa dell’area genovesiana del Pd le proposte sul traffico pesante che saranno portate in Aula con un ordine del giorno. “Se qualcuno è andato sul cavalcavia insieme al sindaco, come Zuccarello- prosegue la Barrile- è andato a titolo personale e non come Pd. Il Pd siamo noi. In consiglio comunale c’è “qualche disguido” che speriamo di risolvere presto”.
I capigruppo Paolo David, Francesco Pagano e Giuseppe Santalco e i consiglieri Nicola Cucinotta, Carlo Cantali e Simona Contestabile, si sono soffermati sui dettagli dell’ordine del giorno che prevede una serie di proposte che riguardano soprattutto le infrastrutture viarie, come il porto di Tremestieri e la via Don Blasco.
“La città ha bisogno di risposte- spiega Paolo David, capogruppo Pd- Finora l’amministrazione ci ha portato in Aula problemi irrisolti, come l’isola pedonale, la pista ciclabile, la questione tir. In quest’ultimo caso noi abbiamo proposte alternative. Per la via Don Blasco dopo l’ottimo lavoro fatto dall’ex assessore regionale Nino Bartolotta rischiamo di perdere i fondi e chiediamo di accelerare l’iter e accertare eventuali responsabilità. Dobbiamo trovare soluzioni condivise e chiediamo al sindaco un incontro con gli armatori e le parti in causa”.
Se Francesco Pagano si è soffermato sulla necessità di una collaborazione con la giunta che è invece è venuta meno rispetto a quanto dichiarato in campagna elettorale, Giuseppe Santalco ha posto l’accento sulle responsabilità in merito ai ritardi relativi alla via Don Blasco. “I tempi saranno lunghissimi. Il Rup del progetto è Domenico Manna, che è anche contemporaneamente commissario Atm, dirigente per i cimiteri e probabilmente non riesce ad assolvere bene tutti gli incarichi. Chiediamo al sindaco, qualora ci siano ulteriori ritardi, di sostituire il dirigente o avviare una commissione d’inchiesta. Abbiamo poi inviato una lettera al vicesegretario nazionale del Pd Lorenzo Guerini perché intervenga nella vicenda dell’accorpamento dell’Autorità portuale e sul caso del porto di Tremestieri. Messina ha bisogno di un sindaco politico, non di un sindaco attivista”.
Carlo Cantali ha approfondito la proposta relativa all’aumento dell’ecopass da 3 a 6 euro, anche se non è ben chiaro chi dovrebbe gestirlo, mentre Nicola Cucinotta ha usato l’arma dell’ironia: “Sul cavalcavia si è trasferito un enorme teatro, nel quale è andato in scena Popey, con Accorinti nel ruolo di Braccio di ferro, Nina Lo Presti in quello di Olivia, Richichi in quello di Poldo. Ad impersonare il “cattivo” Bruto è Vincenzo Franza, mentre Ciccio Palano Quero e Daniele Zuccarello che sono stati al fianco del sindaco sono entrambi Pisellino. Purtroppo è finita male perché con il blocco dei tir a Messina non sono più arrivati spinaci e Braccio di ferro è rimasto senza forze”.
Non è entrata nel merito della proposta Simona Contestabile che invece si è soffermata sulle polemiche dei giorni scorsi, scaturite dal suo intervento in Aula, quando, mentre si discuteva sull’ospedale Piemonte ha incalzato Accorinti annunciandogli la sospensiva del Tar. “Io ho un sorriso, ma è un sorriso amaro perché c’è un’amministrazione sorda alle esigenze della città- ha detto- Non godo delle sconfitte ma gli insuccessi del sindaco li pagano i cittadini. Aspettiamo i fatti concreti non gli atti di indirizzo”.
L’ordine del giorno prevede quindi di 1)accelerare l’iter della via Don Blasco 2)ridurre le deroghe e affidarle ai vigili urbani 3)aumentare l’ecopass da 3 a 6 euro 4)accertare le responsabilità per i ritardi all’attracco di Tremestieri e sollecitare il completamento del porto 4) riqualificare la via La Farina.
In sintesi la proposta presentata oggi dall’area genovesiana è in gran parte uguale a quella predisposta nelle scorse settimane dai consiglieri comunali Pd Daniele Zuccarello (renziano), Donatella Sindoni e Claudio Cardile ( vedi articolo allegato) contestata aspramente dagli stessi colleghi che oggi l’hanno illustrata con alcune differenze, a dimostrazione di una profonda frattura interna al partito. La prima proposta di delibera presentata da Zuccarello, Sindoni e Cardile, e non discussa in Aula per l’opposizione dell’area genovesiana, è stata integrata dai tre consiglieri nei giorni successivi con la richiesta di una commissione d’inchiesta sui ritardi al molo di Tremestieri, ma sostanzialmente è simile a quella presentata oggi dai capigruppo. Anche l’aumento dei tempi d’attesa per attivare le deroghe, ovvero dagli attuali 60 minuti ad oltre un’ora è uguale tra le due proposte. Non si capisce quindi perché l’area genovesiana non abbia “sposato”, integrandola, la delibera dei colleghi di partito.
“La nostra è stata presentata dopo la decisione del Tar, chiediamo anche maggiori controlli da parte dei vigili urbani come richiesto dalla stessa sentenza”, spiega Emilia Barrile.
In effetti una differenza tra le due delibere c’è, perché in quella dell’area genovesiana c’è anche un punto nel quale si invita il sindaco, a trovare una soluzione condivisa che contemperi i vari interessi in gioco e che “garantisca la continuità occupazionale dei 150 lavoratori della Caronte-Tourist a rischio licenziamento”.
La proposta sarà portata in Aula e discussa, questa sì, a differenza dell’altra, e votata come ordine del giorno. Ma il Pd non si ferma qui. Prossima settimana in programma conferenza stampa sul bilancio.
Rosaria Brancato
sì. affidiamo l’avis a dracula.
sì. affidiamo l’avis a dracula.
ahimè fa cado, ma ….. ritengo che l’unica cosa buona e giusta e dimettersi iativinni a casa a cu spittati. Vergogna …. ci vedremo alle prossime elezioni
ahimè fa cado, ma ….. ritengo che l’unica cosa buona e giusta e dimettersi iativinni a casa a cu spittati. Vergogna …. ci vedremo alle prossime elezioni
Saranno i SEI dell’area genovesiana (sic!), più la presidentessa del Consiglio, i fidi scudieri del prode Felice CALABBRO’, sempre se, Madonnina non voglia, dovesse diventare sindaco di Messina. A occhio non sono molti, infatti lo schieramento, l’armata brancaleone, si è frantumato nei distinguo, avrà vita dura il buon FELICE a dire di si a tutti. A mariedit calza su misura DEFENDIT NUMERUS, da essi traggo la mia sicurezza, a FELICE calzerà, QUID MESSANE FACIAM? MENTIRI NESCIO. Sono due citazioni di un oratore romano, la più conosciuta di questo personaggio storico è DAT VENIAM CORVIS, VEXAT CENSURA COLIMBAS, è osservazione che difficilmente si possa fare a mariedit, se per CORVIS intendiamo gli uomini politici e per COLIMBAS i cittadini come me e GEORGE GEORGE. Andiamo al CORVIS sindaco in pectore, il quale il 31 dicembre 2012 era coordinatore dell’OPPOSIZIONE al barcellonese, a cui il CENTRODESTRA affidò per anni la Urbs Messana, quando in solitudine Luigi CROCE scrisse la delibera 1007, oggi famosa per le note vicende di MessinAmbiente. La scrisse con l’assistenza per la sola verbalizzazione di Santi Alligo, fatto rarissimo, segretario generale uscente per cui molti si stracciorono le vesti, anche questo atteggiamento fatto rarissimo. Dalla motivazione ribadita più volte nella deliberazione capirete perchè in solitudine. DEFENDIT NUMERUS, allegata alla deliberazione c’è la 21 di ATOME3 del 10 dicembre 2012, firmata dal Michele TRIMBOLI e dall’ing. Benedetto ALBERTI, che stimano il costo totale del servizio rifiuti a € 42.451.316,47, ripeto € 42.451.316,47. Il nostro sindaco in pectore sapeva gia nel 2012 del costo abnorme, abnorme in relazione allo scarso servizio reso ai messinesi, un parco automezzi allo stato pietoso, come pure le infrastrutture, ma anche di quelli relativi agli esercizi finanziari precedenti, molto elevati. Felice CALABRO’ non tuonò contro il barcellonese e la sua maggioranza, PERCHE? Luigi Croce scrisse nero su bianco del perchè accettava quei costi, PER NECESSITA’. ” Rilevata la NECESSITA’ di procedere alla presa d’atto dell’assestamento del Piano Industriale Economico Finanziario 2012 alla data del 30 dicembre, nonchè la relativa perizia..che prevede un costo complessivo pari a € 42.541.316,47…AL FINE DI GARANTIRE LA SALVAGUARDIA DELLA SALUTE E SALUBRITA’ PUBBLICA, EVITANDO L’INSORGENZA DI DANNI GRAVI E CERTI AL COMUNE DI MESSINA”, fine citazione di Croce. TUTTI sapevono tutto, gli alti costi sono una eredità marcia, se fossi RENATO sindaco porterei le carte in Procura. Alla prossima TARI cu suscia sulla speculazione politica è mottu: il nostro dialetto è efficace quando si invita dolcemente a stari muti o a parrari sempri.
Saranno i SEI dell’area genovesiana (sic!), più la presidentessa del Consiglio, i fidi scudieri del prode Felice CALABBRO’, sempre se, Madonnina non voglia, dovesse diventare sindaco di Messina. A occhio non sono molti, infatti lo schieramento, l’armata brancaleone, si è frantumato nei distinguo, avrà vita dura il buon FELICE a dire di si a tutti. A mariedit calza su misura DEFENDIT NUMERUS, da essi traggo la mia sicurezza, a FELICE calzerà, QUID MESSANE FACIAM? MENTIRI NESCIO. Sono due citazioni di un oratore romano, la più conosciuta di questo personaggio storico è DAT VENIAM CORVIS, VEXAT CENSURA COLIMBAS, è osservazione che difficilmente si possa fare a mariedit, se per CORVIS intendiamo gli uomini politici e per COLIMBAS i cittadini come me e GEORGE GEORGE. Andiamo al CORVIS sindaco in pectore, il quale il 31 dicembre 2012 era coordinatore dell’OPPOSIZIONE al barcellonese, a cui il CENTRODESTRA affidò per anni la Urbs Messana, quando in solitudine Luigi CROCE scrisse la delibera 1007, oggi famosa per le note vicende di MessinAmbiente. La scrisse con l’assistenza per la sola verbalizzazione di Santi Alligo, fatto rarissimo, segretario generale uscente per cui molti si stracciorono le vesti, anche questo atteggiamento fatto rarissimo. Dalla motivazione ribadita più volte nella deliberazione capirete perchè in solitudine. DEFENDIT NUMERUS, allegata alla deliberazione c’è la 21 di ATOME3 del 10 dicembre 2012, firmata dal Michele TRIMBOLI e dall’ing. Benedetto ALBERTI, che stimano il costo totale del servizio rifiuti a € 42.451.316,47, ripeto € 42.451.316,47. Il nostro sindaco in pectore sapeva gia nel 2012 del costo abnorme, abnorme in relazione allo scarso servizio reso ai messinesi, un parco automezzi allo stato pietoso, come pure le infrastrutture, ma anche di quelli relativi agli esercizi finanziari precedenti, molto elevati. Felice CALABRO’ non tuonò contro il barcellonese e la sua maggioranza, PERCHE? Luigi Croce scrisse nero su bianco del perchè accettava quei costi, PER NECESSITA’. ” Rilevata la NECESSITA’ di procedere alla presa d’atto dell’assestamento del Piano Industriale Economico Finanziario 2012 alla data del 30 dicembre, nonchè la relativa perizia..che prevede un costo complessivo pari a € 42.541.316,47…AL FINE DI GARANTIRE LA SALVAGUARDIA DELLA SALUTE E SALUBRITA’ PUBBLICA, EVITANDO L’INSORGENZA DI DANNI GRAVI E CERTI AL COMUNE DI MESSINA”, fine citazione di Croce. TUTTI sapevono tutto, gli alti costi sono una eredità marcia, se fossi RENATO sindaco porterei le carte in Procura. Alla prossima TARI cu suscia sulla speculazione politica è mottu: il nostro dialetto è efficace quando si invita dolcemente a stari muti o a parrari sempri.
Già il termine “genovesiano” fa ridere…
ma se lo sono messo da soli o gli è stato appioppato dalla stampa? Essere definiti “genovesiani” come si potrebbe tradurre?
Ai lettori la risposta.
Già il termine “genovesiano” fa ridere…
ma se lo sono messo da soli o gli è stato appioppato dalla stampa? Essere definiti “genovesiani” come si potrebbe tradurre?
Ai lettori la risposta.
Noi siamo il PD… ma il PD è un partito ed un partito è un soggetto politico portatore di valori ed interessi sociali. Quali sono quelli del PD messinese? Sono consiglieri seri quelli che dissacrano le persone? L’ironia non deve essere mai dissacrante, per rispetto alla persona umana. La più bella delle ironie è l’autoironia che fa ridere di se stessi. Sarebbe stato il caso di dire: “abbiamo tagliato i fili del burattinaio”. Invece… Si parla di un’area politica che ha dimostrato di non esistere… Come area politica. Non sono delle proposte tecniche quelle che legittimano un partito ma quelle morali ed ideali… Quelle tecniche sono dettagli.
Noi siamo il PD… ma il PD è un partito ed un partito è un soggetto politico portatore di valori ed interessi sociali. Quali sono quelli del PD messinese? Sono consiglieri seri quelli che dissacrano le persone? L’ironia non deve essere mai dissacrante, per rispetto alla persona umana. La più bella delle ironie è l’autoironia che fa ridere di se stessi. Sarebbe stato il caso di dire: “abbiamo tagliato i fili del burattinaio”. Invece… Si parla di un’area politica che ha dimostrato di non esistere… Come area politica. Non sono delle proposte tecniche quelle che legittimano un partito ma quelle morali ed ideali… Quelle tecniche sono dettagli.
Quello che consola la gente onesta e per bene, scevra dal xxxxxxxxxxxx, è che chiunque abbia un briciolo di cervello ed un tantino di dignità, non potrà mai più rassegnarsi ad essere rappresentato da chi sconfessa se stesso pur di xxxxxxxxxxx
Aspettando le prossime elezioni..
Quello che consola la gente onesta e per bene, scevra dal xxxxxxxxxxxx, è che chiunque abbia un briciolo di cervello ed un tantino di dignità, non potrà mai più rassegnarsi ad essere rappresentato da chi sconfessa se stesso pur di xxxxxxxxxxx
Aspettando le prossime elezioni..
…”Messina ha bisogno di un sindaco politico, non di un sindaco attivista”
… il che significa: vogliamo la continuità politica con un predecessore.
Dai, fate un nome, saremmo proprio felici di tornare al passato.
…”Messina ha bisogno di un sindaco politico, non di un sindaco attivista”
… il che significa: vogliamo la continuità politica con un predecessore.
Dai, fate un nome, saremmo proprio felici di tornare al passato.
Non capisco quei messinesi che li continuano a votare…. forse si illudono che torni il tempo delle Cooperative, dei Corsi Formazione, delle consulenze….mah.
Non capisco quei messinesi che li continuano a votare…. forse si illudono che torni il tempo delle Cooperative, dei Corsi Formazione, delle consulenze….mah.
A proposito di monnezza: perchè i fidi scudieri di Felice CALBRO’ lasciano al solo Libero GIOVENI dell’UDC la battaglia dei numeri? Mi riferisco allo scandalo a cielo aperto di MessinAmbiente, PERCHE’ PERCHE’ PERCHE’ un partito del SOCIALISMO EUROPEO non ha urlato per i € 130.000, CENTOTRENTAMILA euro, superminimi a 20 funzionari e dirigenti per la PRODUTTIVITA’, in una azienda in cui gli OPERATORI ECOLOGICI accarezzano la strada sotto l’occhio vigile dei SORVEGLIANTI invece di ramazzarla vigorosamente. Mariedit da volentieri atto a Libero GIOVENI, ” Se sacrifici si devono fare che li facciano tutti “, bravo al giovane Consigliere Comunale. La risposta a quei PERCHE’ è nell’equazione MessinAmbiente=Grandissimo Bacino di VOTI, infatti il PARTITO DEMOCRATICO non fiatò quando il barcellonese, a cui il CENTRODESTRA messinese consegnò per anni e anni la Urbs Messana, trasformò d’incanto e senza concorso pubblico aperto a tutti, incarichi a tempo limitato in incarchi a tempo indeterminato per un centinaio di OPERATORI ECOLOGICI collocandoli al PRIMO LIVELLO,(la presidentessa BARRILE vuole portarli al SECONDO LIVELLO) N E S S U N O F I A T O’, PERCHE’ PERCHE’ PERCHE’? A questo proposito c’è un errato(falso) in bilancio, ancora oggi il costo di questi OPERATORI viene conteggiato con il SECONDO LIVELLO, aumentando il costo complessivo rifiuti, di conseguenza anche la TARES/TARI, come la mettiamo?
A proposito di monnezza: perchè i fidi scudieri di Felice CALBRO’ lasciano al solo Libero GIOVENI dell’UDC la battaglia dei numeri? Mi riferisco allo scandalo a cielo aperto di MessinAmbiente, PERCHE’ PERCHE’ PERCHE’ un partito del SOCIALISMO EUROPEO non ha urlato per i € 130.000, CENTOTRENTAMILA euro, superminimi a 20 funzionari e dirigenti per la PRODUTTIVITA’, in una azienda in cui gli OPERATORI ECOLOGICI accarezzano la strada sotto l’occhio vigile dei SORVEGLIANTI invece di ramazzarla vigorosamente. Mariedit da volentieri atto a Libero GIOVENI, ” Se sacrifici si devono fare che li facciano tutti “, bravo al giovane Consigliere Comunale. La risposta a quei PERCHE’ è nell’equazione MessinAmbiente=Grandissimo Bacino di VOTI, infatti il PARTITO DEMOCRATICO non fiatò quando il barcellonese, a cui il CENTRODESTRA messinese consegnò per anni e anni la Urbs Messana, trasformò d’incanto e senza concorso pubblico aperto a tutti, incarichi a tempo limitato in incarchi a tempo indeterminato per un centinaio di OPERATORI ECOLOGICI collocandoli al PRIMO LIVELLO,(la presidentessa BARRILE vuole portarli al SECONDO LIVELLO) N E S S U N O F I A T O’, PERCHE’ PERCHE’ PERCHE’? A questo proposito c’è un errato(falso) in bilancio, ancora oggi il costo di questi OPERATORI viene conteggiato con il SECONDO LIVELLO, aumentando il costo complessivo rifiuti, di conseguenza anche la TARES/TARI, come la mettiamo?
“La battaglia ai tir non si fa con la demagogia ma con la politica”,…………. niente di più sbagliato il problema tir, e non battaglia, si risolve con idee e fatti concreti il colore o la parte politica da cui nasce la migliore delle idee per risolvere questa storia infinita ha pochissima se non nessuna importanza, l’importanza è la fine del problema.
“La battaglia ai tir non si fa con la demagogia ma con la politica”,…………. niente di più sbagliato il problema tir, e non battaglia, si risolve con idee e fatti concreti il colore o la parte politica da cui nasce la migliore delle idee per risolvere questa storia infinita ha pochissima se non nessuna importanza, l’importanza è la fine del problema.
Perché una parte del PD difendono i Sigg. Franza ????Contributi ai partiti, 50 mila euro al PD da CARONTE & TOURIST.
Cinquantamila euro tondi tondi. E’ il contributo che la Caronte & Tourist, compagnia di navigazione della famiglia Franza, ha elargito al Pd nell’anno 2012, quello della discesa in campo di Crocetta. Il contributo, l’unico dichiarato ufficialmente nel bilancio certificato del partito, l’anno succesivo e’ però sparito. Da centonove dell’1 agosto 2014 – See more at: http://www.stampalibera.it/2014/08/messina-anno-2012-contributi-ai-partiti-50-mila-euro-al-pd-da-caronte-tourist/#sthash.YZzdsaed.dpuf
Perché una parte del PD difendono i Sigg. Franza ????Contributi ai partiti, 50 mila euro al PD da CARONTE & TOURIST.
Cinquantamila euro tondi tondi. E’ il contributo che la Caronte & Tourist, compagnia di navigazione della famiglia Franza, ha elargito al Pd nell’anno 2012, quello della discesa in campo di Crocetta. Il contributo, l’unico dichiarato ufficialmente nel bilancio certificato del partito, l’anno succesivo e’ però sparito. Da centonove dell’1 agosto 2014 – See more at: http://www.stampalibera.it/2014/08/messina-anno-2012-contributi-ai-partiti-50-mila-euro-al-pd-da-caronte-tourist/#sthash.YZzdsaed.dpuf