Se non ci fosse stato questo maledetto yuko avrebbe vinto di tre sanzioni. Il judoka santateresino ha tenuto testa sino all’ultimo all’avversario. Un peccato. Ma gli elogi sono stati tanti. I telecronisti Rai hanno più volte evidenziato il grande talento di Elios
L’Italia è fiera di Elios Manzi, il judoka di S. Teresa di Riva delle Fiamme gialle (ex Airon judo di Furci Siculo). La sua Olimpiade è durata i pochi minuti di un un incontro di Judo. Ha avuto la sfortuna di affrontare al primo turno, nella categoria 60 kg, il numero uno del ranking mondiale, il sudcoreano Kim Won Jin. Ha perso di uno yuko. Se non ci fosse stato quel maledetto yuko avrebbe vinto di tre sanzioni. Il judoka santateresino ha tenuto testa sino all’ultimo all’avversario. Un peccato.
Ma gli elogi sono stati tanti. I telecronisti Rai hanno più volte evidenziato il grande talento di Elios, appena 20 anni, inserito nel progetto Tokyo 2020 e qualificatosi a sorpresa per Rio lo scorso 13 maggio compiendo un’impresa. Elios non è più una grande promessa del judo italiano, è una realtà. L’atleta santateresino è sceso sul tatami con una vistosa fasciatura alla caviglia destra. Non è un alibi. Ma ad onor di cronaca va evidenziato che questo infortunio ha un po’ condizionato la preparazione alle Olimpiadi. Ciò nonostante di fronte c’era il numero uno del ranking mondiale, al primo turno. Grande Elios. S. Teresa e Furci si sono fermati per seguire in diretta su Rai 2 l’incontro. In prima fila il suo maestro Corrado Bongiorno, dell’Airon. Il coro è unanime: Grazie Elios, orgoglio della riviera jonica. Orgoglio d’Italia.
Carmelo Caspanello