Incontro di orientamento con gli esperti che ha fornito una panoramica sulle nuove evoluzioni dei mercati, sulle priorità industriali e le opportunità economiche e di investimento
Si è parlato del futuro dell’area mediterranea nel Convegno “Mediterraneo. Dove?” svoltosi oggi in Confindustria Messina. Un incontro di orientamento con gli esperti che ha fornito una panoramica sulle nuove evoluzioni dei mercati, sulle priorità industriali e le opportunità economiche e di investimento, con approfondimenti pratici che hanno consentito di saperne di più sugli strumenti italiani e sugli strumenti bancari di accompagnamento al business che è stato aperto da Ivo Blandina, Presidente di Confindustria Messina.
Di fronte ad una folta platea di imprenditori Pier Luigi d’Agata, Direttore Generale di Assafrica & Mediterraneo, l’Associazione del Sistema Confindustria specializzata sui Paesi di Africa, Mediterraneo e Medio Oriente, Hechmi Chatmen, Delegato Generale FIPA Tunisia; Gian Carlo Bertoni, Responsabile Dipartimento Promozione e Marketing SIMEST hanno analizzato i cambiamenti geopolitici ed economici dell’area e gli aspetti che più toccano da vicino l’attività delle imprese italiane nell’area.
“Per le piccole e medie imprese italiane è importante ma, soprattutto, è urgente, specie per le imprese siciliane, proseguire la loro azione di internazionalizzazione sul Mediterraneo, area con tassi di sviluppo molto più forti di quelli dei paesi industrializzati nei prossimi decenni. La vicinanza geografica della Sicilia deve però diventare effettiva, per cui sono necessarie infrastrutture che colleghino meglio l’isola con i paesi del Nord Africa” ha sottolineato Pier Luigi d’Agata, Direttore Generale di Assafrica Mediterraneo.
“L’area del Mediterraneo rimane prioritaria, in particolare come obiettivo d’internazionalizzazione delle PMI italiane, anche in considerazione della complementarietà dell’economia – ha affermato Gian Carlo Bertoni, Responsabile Dipartimento Promozione e Marketing SIMEST – “Le piccole e medie aziende possono oggi contare sempre più sul supporto di SIMEST, anche in considerazione dei nuovi strumenti che la finanziaria 2006 dello Sviluppo Economico ha messo a disposizione”.
Hechmi Chatmen, Delegato Generale FIPA Tunisia, ha affermato che “la nuova Tunisia si presenta con nuove opportunità entro un quadro di libertà, di trasparenza, con regole certe per lo sviluppo delle attività imprenditoriali nel territorio; condizioni affermate per lo sviluppo regionale, basata su gioventù con padronanza delle tecnologie più avanzate. Numerosi gli incentivi da prendere in considerazione per il territorio relativo ai progetti di sviluppo regionale, che vanno da contributi a fondo perduto a tassazione zero, a semplificazione delle procedure di avvio dell’attività”.
“Riaffermiamo, pure in un momento di transizione verso nuove forme di democrazia dell’area, il forte interesse del gruppo a supporto delle imprese italiane o già presenti, o proiettate verso il Mediterraneo,” – ha affermato Giuseppe Gradi, Responsabile Ufficio Sviluppo Internazionalizzazione Banca Intesa Sanpaolo – “anche attraverso strutture e prodotti dedicati. Intesa Sanpaolo è oggi presente direttamente in Egitto, attraverso il controllo di AlexBank, e in Tunisia, Marocco e Libano con propri uffici di rappresentanza. Ciò consente ai nostri Imprenditori un più facile approccio ai mercati locali ed una consulenza dedicata a nuovi progetti d’investimento nell’area”.
Soddisfatto il Presidente Ivo Blandina: “Un panel di relatori straordinario che ci ha permesso di approfondire in maniera esaustiva questo tema, fornendo elementi di conoscenza utili ad avviare sul piano pratico processi di internazionalizzazione e di partnership con i Paesi del Mediterraneo".
