Finiscono in manette tre cittadini rumeni che, ieri mattina, sono stati colti dagli Agenti delle Volanti a bruciare quasi una tonnellata di cavi elettrici per ricavarne rame da poi rivendere a buon mercato.
Avevano già appiccato il fuoco per bruciare quasi una tonnellata di cavi elettrici i tre giovani romeni che, ieri mattina, sono finiti in manette per ricettazione e combustione illecita. Si tratta del 19enne Vali Radu, del 22enne Ionut Petre e del 40enne Alecsandru Haliceag.
La loro idea era bruciare tutto materiale per ricavarne del rame e non hanno neanche atteso il buio per accendere il loro falò in contrada Crocifisso, nel rione Cattafi. Era mattina, infatti, quando una Volante della Polizia, notando tutta quella fitta coltre di fumo, si è avvicinata ed ha sorpreso gli uomini con le mani nel sacco. Inutile il loro tentativo di salvare quanti più cavi elettrici possibili e fuggire col furgoncino. Sono stati raggiungi immediatamente, bloccati ed ammanettati. Nel loro mezzo gli agenti hanno ritrovato ben 830 kg di rame, poi sequestrati. Considerando che altra parte era già stata bruciata nel rogo, si trattava di quasi una tonnellata di cavi che i tre speravano di trasformare in oro rosso e rivendere a buon mercato.
Tutto inutile per i loro piani, ma anche per la città che, dinnanzi a questi furti continui, da settimane vive una vera e propria “emergenza illuminazione”.
Veronica Crocitti
sono comunitari, ce li teniamo
Tranquilliziamo i vari fratelli di questa gente, pinelli, comunisti e accorintiani, si tratta di rumeni non italiani, per cui domani saranno fuori, non sprecate energie per organizzare proteste e sit in a suon di tamburi!