Il deputato regionale di Italia Viva ha parlato della situazione dell'ospedale "Barone Romeo", in un'interrogazione parlamentare
PATTI – Nell’interrogazione parlamentare nella quale ha richiesto l’attivazione dei due macchinari per la risonanza magnetica negli ospedali di Patti e S.Agata di Militello, l’onorevole Giuseppe Laccoto ha parlato anche della situazione dell’ospedale pattese. Il deputato regionale di Italia Viva, ha richiesto al Presidente Regionale e all’Assessore regionale alla Salute: la riapertura del reparto di ortopedia, il ripristino dell’Unità operativa complessa di Cardiologia e il completamento della struttura di secondo livello del punto nascita. Durante l’interrogazione parlamentare, Laccoto ha parlato così delle problematiche che affliggono la struttura ospedaliera pattese: “Lo scorso febbraio 2020 è stato disposto il blocco dell’attività ordinaria e ambulatoriale dell’Unità operativa complessa di Ortopedia che già dal 2018 aveva subito il provvedimento di sospensione dei ricoveri. Allo stesso modo, da ottobre 2020 l’Unità operativa complessa di Cardiologia è interessata da lavori di manutenzione e vede quindi ridotta la propria funzionalità” . Inoltre, l’on. Laccoto evidenzia che la mancanza di 8 anestesisti rispetto ai 19 previsti in organico comporta che “non è possibile garantire le sale operatorie in elezione mettendo pure a rischio la guardia attiva”. L’Ospedale “Romeo Barone” di Patti, nell’ultimo anno, è stato un punto di riferimento per l’efficienza dei propri operatori e per quella dei reparti di anestesia e rianimazione, oltre al punto nascita che ha fatto registrare oltre 1000 nascite durante il 2020.