Il Nursind lancia l'allarme: "Non ci sono controlli"
“Il parcheggio dell’ospedale di Taormina è una giungla nel degrado, i posti per disabili e i mezzi di soccorso sono puntualmente occupati da altre auto non autorizzate e i vigili non intervengono perché l’area non è di loro competenza. Questa situazione sta portando a ritardi nei turni degli operatori sanitari e a volte anche a risse”. Lo denuncia il sindacato Nursind di Messina.
“Il parcheggio del presidio – scrive la segreteria provinciale – è in condizioni pietose a causa dell’assenza di una ditta incaricata della gestione dei posti auto, sia per l’utenza sia per i dipendenti. Questa mancanza di gestione ha trasformato il parcheggio in un vero e proprio “Far West”, rendendo difficile trovare un posto auto e creando un serio problema di disordine. Le auto vengono parcheggiate ovunque, senza alcun rispetto per le aree riservate al personale, alle persone con disabilità e ai mezzi di soccorso. L’assenza di barriere per delimitare i posti riservati ai dipendenti ha portato l’utenza a occupare questi spazi senza alcun controllo, causando pericoli significativi anche per l’accesso ai parcheggi. Le auto parcheggiate in modo disordinato rappresentano un rischio per tutti”.
Il segretario provinciale del Nursind Messina, Ivan Alonge, e il segretario di presidio, Vincenzo Crimì, spiegano che “nonostante le molte segnalazioni ai vigili urbani, questi non intervengono perché l’area ospedaliera non è di loro competenza. A chi dobbiamo rivolgerci? Abbiamo informato l’azienda della situazione che sta causando ritardi nei cambi turno, ingorghi non gestiti e, in alcuni casi, risse. Inoltre, questa problematica è diventata critica anche per le ambulanze del 118, che non trovano spazi adeguati per le manovre di soccorso. Chiediamo che vengano prese disposizioni urgenti per risolvere questa problematica, al fine di evitare il rischio significativo di ritardi, incidenti e pericoli per il personale e per l’utenza”.
Rivolgetevi a De Luca che oltre a essere sindaco è deputato regionale. Per lui è un invito a nozze.
La giungla infinita di questa Italia defunta per galoppante inciviltà e cattiveria