Ospedale Papardo. Interventi innovativi in cardiologia e neurochirurgia

Ospedale Papardo. Interventi innovativi in cardiologia e neurochirurgia

Redazione

Ospedale Papardo. Interventi innovativi in cardiologia e neurochirurgia

venerdì 21 Marzo 2025 - 10:26

Primi interventi di cardioneuroablazione, che può evitare l’impianto di un pacemaker, e artrodesi laterale lombare robot guidata

Altri traguardi per la sanità della città di Messina. Nell’ambito dell’elettrofisiologia, l’Ospedale Papardo è il primo ad aver eseguito la cardioneuroablazione, una tecnica innovativa che, in pazienti selezionati, può evitare l’impianto di un pacemaker.

L’Unità operativa complessa di Cardiologia, diretta dal dottor Giuseppe Paleologo, promuove soluzioni innovative a livello interventistico: Meno pacemaker e Più soluzioni avanzate – come afferma l’équipe medica, anestesiologica e infermieristica specializzata nella gestione dei disturbi elettrici del cuore composta dai medici R. Bitto, G. De Blasi, A. Nicotera, A. Taormina, I. Calzavara e l’infermiere C. Santoro.

L’intervento di ablazione transcatetere, effettuato in anestesia generale su un paziente di 40 anni con diversi episodi sincopali, ha efficacemente corretto la sincope senza la necessità di dispositivi impiantabili. Un grande passo avanti per chi soffre di queste patologie, con un trattamento meno invasivo e una qualità di vita migliore.

La sincope vasovagale è la forma più comune di svenimento nella popolazione generale, causata da un brusco calo della pressione arteriosa e del battito cardiaco, che impedisce al cervello di ricevere sangue e l’ossigenazione necessari, fino alla perdita di coscienza.

In alcuni pazienti, il rallentamento del battito può essere tale da arrivare all’arresto cardiaco In questi casi si parla di sincope vasovagale cardioinibitoria. Questa forma sincopale grave tradizionalmente trattata con impianto di pacemaker nei casi resistenti alla terapia medica, è quella che può maggiormente giovare della tecnica di cardioneuroablazione, la quale permettere di modulare l’eccessiva attivazione del sistema nervoso autonomo, senza necessità di impiantare stimolatori. Vantando un alto tasso di successo (97%), rappresenta una grande opportunità terapeutica per chi soffre di queste patologie, con un trattamento meno invasivo e una qualità di vita migliore.

L’innovazione intellettuale è rappresentata dal fatto che la scelta di impiantare un pacemaker deve rappresentare una soluzione straordinaria, da riservare solo a pochi casi caratterizzati da una particolare gravità del quadro clinico non controllabile con l’approccio convenzionale.

Neurochirurgia

Per la prima volta nel Sud Italia, al Papardo, è stato eseguito un intervento di artrodesi laterale lombare robot-guidata in posizione singola.

L’Unità Operativa di Neurochirurgia, diretta dal professor Massimo Cardali, ha eseguito con successo l’innovativa procedura, caratterizzata da un approccio mini-invasivo che ha consentito di preservare le strutture anatomiche del paziente e di ridurre significativamente i tempi di recupero. L’intervento, interamente assistito dalla piattaforma robotica, si è articolato in due fasi:

  • Fase laterale: con l’inserimento di un dispositivo intersomatico ad espansione.
  • Fase posteriore: con il posizionamento delle viti peduncolari.

La paziente, una donna di circa 60 anni, ha potuto beneficiare di un decorso post-operatorio più rapido e meno doloroso, grazie alla precisione della chirurgia robotica.

L’ARTRODESI LATERALE LOMBARE

L’artrodesi laterale lombare è un intervento chirurgico finalizzato a stabilizzare la colonna vertebrale nei casi di instabilità o di degenerazione discale severa. La tecnica prevede l’inserimento di un dispositivo intersomatico posizionato tra due vertebre per favorire la fusione ossea e ristabilire l’equilibrio della colonna.

L’impiego della tecnologia robotica consente di eseguire l’intervento con estrema precisione, riducendo il rischio di complicanze e garantendo un recupero post operatorio più rapido e meno doloroso per il paziente.

IL VALORE DELLA NAVIGAZIONE CHIRURGICA

Uno degli elementi chiave di questa tecnica è la navigazione chirurgica, un sistema avanzato che, attraverso immagini tridimensionali e tracciamento in tempo reale, guida il chirurgo con estrema precisione durante l’intervento. Questo consente di visualizzare con accuratezza le strutture anatomiche, migliorando così la sicurezza e l’efficacia dell’operazione.

LA NEUROCHIRURGIA DEL PAPARDO

Questo traguardo rappresenta un passo significativo per la neurochirurgia e la chirurgia vertebrale in Italia, confermando il Papardo tra i centri europei all’avanguardia nel trattamento delle patologie vertebrali complesse.

Oltre a garantire cure di eccellenza per i pazienti, questo risultato si traduce in un’importante opportunità di formazione per i medici in formazione, che possono acquisire esperienza su tecniche innovative e riconosciute a livello internazionale, contribuendo così al futuro della neurochirurgia in Italia.

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