Le indagini hanno fatto luce sulle transazioni illecite effettuate da Leardo con le carte di credito sottratte ai pazienti
Aveva creato sgomento e sdegno la storia dell’infermiere dell’ospedale Papardo che, lo scorso gennaio, aveva sedato un suo paziente settantenne per poi rapinarlo di 100 euro e carta di credito. Lorenzo Leardo, messinese di 42 anni, in quell’occasione aveva utilizzato una flebo di benzodiazepine per rendere “innocua” la sua vittima e mettere a segno il suo piano. Le indagini velocissime degli agenti delle Volanti, quella volta, erano comunque riuscite ad inchiodare l’uomo che, dopo la denuncia della vittima, era stato individuato e fermato.
Gli inquirenti avevano però intuito come quella messa in scena da Leandro fosse una tecnica ben collaudata, ripetuta nel tempo. Da riscontri, immagini di videosorveglianza e denunce risalenti anche ad anni precedenti, è velocemente emerso come l’infermiere avesse più volte utilizzato la tecnica della flebo con sostanza sedante per derubare i pazienti. Gli accertamenti bancari hanno dimostrato che Leardo utilizzava le carte di credito per transazioni illecite, talvolta in supermercati, talvolta in negozi di elettronica, talvolta in distributori di benzina. Al termine del suo orario di lavoro, infatti, l’infermiere effettuava operazioni fino a 2mila euro al giorno, firmando poi personalmente gli scontrini.
All’uomo, attualmente detenuto nel Carcere di Enna, è stata notificata oggi un’ordinanza di custodia cautelare con l’accusa di rapina aggravata nei confronti di persona incapace di intendere e di volere, nonché utilizzo indebito di carta di credito. (Veronica Crocitti)
Il gentiluomo in questione è stato licenziato dall’ospedale papardo o dall’asp? o è ancora in organico e si attende una sentenza che lo grazi visti il milione di motivi che i suoi legali addurranno?
Il gentiluomo in questione è stato licenziato dall’ospedale papardo o dall’asp? o è ancora in organico e si attende una sentenza che lo grazi visti il milione di motivi che i suoi legali addurranno?
Ma stai scherzando ?!! Licenziarlo?! in fin dei conti è un povero padre di famiglia che in un momento di debolezza ha approfittato di sprovveduti e cattivi pazienti che hanno abbandonato il loro portafoglio che lui ha trovato per puro caso.. Se lo licenziassero avresti la mobilitazione generale dei sindacati..sempre ligi a proteggere questi personaggi e mai chi lavoro a veramente..
Ti faccio il caso della mia azienda che ha licenziato tre persone ,perchè, in piena estate ,saltavano i turni di notte per andare perennemente a pescare a totani ,coperti da alcuni operai a cui poi regalavano totani..Praticamente debbono essere riammessi ,perchè non esiste la giusta causa.Tutto con l’aiuto di sindacalisti di ogni sorta e genere..
Ma stai scherzando ?!! Licenziarlo?! in fin dei conti è un povero padre di famiglia che in un momento di debolezza ha approfittato di sprovveduti e cattivi pazienti che hanno abbandonato il loro portafoglio che lui ha trovato per puro caso.. Se lo licenziassero avresti la mobilitazione generale dei sindacati..sempre ligi a proteggere questi personaggi e mai chi lavoro a veramente..
Ti faccio il caso della mia azienda che ha licenziato tre persone ,perchè, in piena estate ,saltavano i turni di notte per andare perennemente a pescare a totani ,coperti da alcuni operai a cui poi regalavano totani..Praticamente debbono essere riammessi ,perchè non esiste la giusta causa.Tutto con l’aiuto di sindacalisti di ogni sorta e genere..
Certamente il dr. Miche VULLO, sa perfettamente, come DG del PAPARDO, come agire, al momento opportuno. Non fosse altro per il fatto che, altrimenti, potrebbe andarci personalmente di mezzo per omissione di atti d’ufficio. Egli sa molto ma molto bene, cosa prescrive la legge in questi casi. Anche perché, questa è un’ulteriore occasione, se il DG la sa cogliere, per migliorare la sicurezza e la vivibilità di questa importante azienda sanitaria ospedaliera.
Certamente il dr. Miche VULLO, sa perfettamente, come DG del PAPARDO, come agire, al momento opportuno. Non fosse altro per il fatto che, altrimenti, potrebbe andarci personalmente di mezzo per omissione di atti d’ufficio. Egli sa molto ma molto bene, cosa prescrive la legge in questi casi. Anche perché, questa è un’ulteriore occasione, se il DG la sa cogliere, per migliorare la sicurezza e la vivibilità di questa importante azienda sanitaria ospedaliera.
CHE DIRA’ IPPOCRATE? ANDATE E INTERVISTATELO, DIRA’ UMANITA’ DI FOGNA
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