Ospedale San Vincenzo di Taormina, "Cardiochirurgia pediatrica non si tocca"

Ospedale San Vincenzo di Taormina, “Cardiochirurgia pediatrica non si tocca”

Redazione

Ospedale San Vincenzo di Taormina, “Cardiochirurgia pediatrica non si tocca”

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martedì 08 Novembre 2022 - 17:48

L'allarme della Uil: "Si rischia la chiusura in favore di Palermo"

TAORMINA – Ivan Tripodi, segretario generale Uil Messina, Livio Andronico, segretario generale Uil Fpl Messina, e Corrado Lamanna, Responsabile Area Medica Uil Fpl, sono intervenuti con una nota congiunta in difesa dell’Unità Operativa di cardiochirurgia pediatrica dell’Ospedale San Vincenzo di Taormina. “Abbiamo appreso – scrivono – che il nuovo Governatore della Regione Siciliana, Renato Schifani, ha stipulato un contratto per l’affidamento triennale del servizio di assistenza medica, infermieristica e consulenza medica specialistica alla nuova Unità operativa complessa di cardiochirurgia pediatrica dell’Arnas Civico-Di Cristina-Benfratelli di Palermo, affidando il servizio al Policlinico San Donato di Milano. Appare davvero sorprendente, che un atto di così importante ed invasiva rilevanza che impegna la nostra regione per ben tre anni sia stato stipulato in mancanza di modifiche dell’attuale Rete Ospedaliera”.

Perché potrebbe chiudere l’Unità a Taormina

“Al netto di qualsivoglia valutazione – spiegano Tripodi, Andronico e Lamanna – è opportuno evidenziare all’attenzione del presidente Schifani che, allo stato, presso il Presidio Ospedaliero San Vincenzo di Taormina è allocata l’importantissima Unità Operativa di cardiochirurgia pediatrica convenzionata con l’ospedale Bambino Gesù di Roma. In tal senso, è fondamentale rammentare che la chirurgia pediatrica di Taormina è formalmente prevista dalla vigente Rete Ospedaliera Siciliana e, inoltre, certamente non sfuggirà all’attenzione del neo Presidente della Regione che il decreto Balduzzi prevede la presenza di una cardiochirurgia pediatrica per ogni 5.000.000 di abitanti, vale a dire un po’ di più di tutti gli attuali abitanti siciliani. Pertanto, la nuova apertura della chirurgia pediatrica a Palermo potrebbe provocare, sic et simpliciter, la chiusura della cardiochirurgia pediatrica del Presidio Ospedaliero di Taormina: un’ipotesi sciagurata che respingiamo con forza” .

Un fiore all’occhiello importante anche per la Calabria

“La cardiochirurgia pediatrica di Taormina rappresenta un fiore all’occhiello ed è un’eccellenza sanitaria riconosciuta ad ogni livello – proseguono i sindacalisti della Uil – poiché, fra l’altro, assicura prestazioni sanitarie e cure di altissimo livello ad un enorme bacino di utenza proveniente da tutta la Sicilia, dalla vicina Calabria e da molte realtà del Mezzogiorno. Infatti, vengono trattati pazienti con una fascia di età che va dai 0 anni fino all’età adolescenziale attraverso sedute di interventistica che coinvolgono anche gli specialisti in emodinamica che hanno permesso il raggiungimento di una casistica di altissimo livello. Questi brillanti risultati sono stati ottenuti grazie alle équipes composte dai professionisti dell’ospedale Bambino Gesù, nonché dal personale dipendente dell’Asp di Messina: medici, infermieri, oss, ausiliari e tecnici sanitari che, nel tempo, hanno garantito prestazioni di eccellenza, maturando una elevatissima e riconosciuta professionalità in tale settore” hanno proseguito i sindacalisti della Uil. 

“No all’indebolimento della sanità messinese”

Per Uil e Uil Fpl “la provincia di Messina non merita ulteriori scippi o nuove ingiuste penalizzazioni”. Da qui l’invito al presidente Schifani di aprire “un confronto con il territorio”. “Dica con estrema chiarezza – evidenzia il sindacato – che la decisione di qualche giorno fa non rappresenta il preludio allo smantellamento e alla chiusura della cardiochirurgia pediatrica di Taormina. In queste ore le preoccupazioni sul futuro della cardiochirurgia pediatrica di Taormina sono enormi ed altrettanto seri sono i rischi che le formidabili professionalità presenti in quella struttura vengano disperse per avvantaggiare, ancora una volta, soggetti privati a completo danno e discapito dei cittadini utenti”.

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