Ancora aperta la discussione sui termini della convenzione tra la fondazione e l'Asp.
SANT’AGATA MILITELLO – La bozza di convenzione va rivista, poi deve tornare in commissione Ars. Oggi intanto è fissato il passaggio con le organizzazioni sindacali. E’ questo il punto sulla tre giorni di incontri tra i vertici della fondazione Giglio di Cefalù, l’Asp di Messina e le rappresentanze del territorio nebroideo. Dopo il vertice a Sant’Agata, da dove era arrivata l’apertura alla possibilità di affidare al Giglio il potenziamento dei reparti di chirurgia generale, ortopedia e ginecologia, sul modello di quanto già avviene a Mistretta per urologia e oculistica, ieri a Palermo è arrivato l’alt.
“Non si può dare l’idea di una convenzione calata dall’alto ma è indispensabile un confronto con i sindacati che rappresentano il personale medico e infermieristico oltre che con i sindaci del comprensorio. Bisogna valutare bene sia i costi a carico dell’Asp di Messina che le effettive ricadute positive sul territorio in termini di servizi. La Commissione si riunirà nuovamente non appena verrà fornita una bozza rivista di convenzione”, spiega il presidente della Commissione sanità, l’onorevole Giuseppe Laccoto.
“La fondazione è un soggetto privato ma con soci interamente pubblici, la mission è supportare le realtà sanitarie della provincia che da sole non ce la fanno”, aveva spiegato a Sant’Agata il presidente Giovanni Albano insieme al direttore amministrativo Gianluca Galati. Il placet alla convenzione è arrivato anche dal commissario Asp Bernardo Alagna, presente al tavolo insieme all’onorevole regionale Bernadette Grasso, il sindaco di Sant’Agata Bruno Mancuso e una delegazione di altri primi cittadini della zona.
“La convenzione può rappresentare un punto di forza per sopperire alle necessità di questa importante struttura“, ha detto la Grasso, mentre Mancuso ha sottolineato che l’eventuale ingresso del Giglio non chiude la partita con la regione per la riapertura del punto nascita e per garantire la funzionalità di stroke unit, sub intensiva e riapertura del punto nascita. Così come è ancora tutta aperta la battaglia per il potenziamento dei servizi di emergenza.
L’altra priorità sottolineata dai rappresentanti del territorio è la salvaguardia delle professionalità, punto centrale del passaggio odierno con i sindacati.