Il capogruppo di Prima l'Italia a Palazzo Zanca risponde sul dialogo di Sud chiama Nord con il centrodestra
MESSINA – Cosimo Oteri, capogruppo leghista di Prima l’Italia a Palazzo Zanca, da oppositore della Giunta a Messina, con la Lega di Germanà particolarmente critica nei confronti degli ex alleati De Luca e Basile, come vede l’avvicinamento di Sud chiama Nord al centrodestra?
“Da oppositore, ritengo che Cateno De Luca possa essere una risorsa dal punto di vista amministrativo e governativo. Ma, se fossi un suo elettore o un suo sostenitore, domanderei al leader di ScN come il presidente della Regione Schifani possa essere passato dall’essere “la marionetta del governo Meloni” al padre nobile della politica siciliana“.
Lei sostiene: De Luca è un politico capace ma il cambiamento è stato repentino…
“Questo lascia tante perplessità e tanti dubbi. Fermo restando che, nell’ambito di una coalizione di centodestra, De Luca potrebbe trovare un posto favorevole e soddisfare le sue ambizioni di governo. Probabilmente ha capito che da solo non può andare avanti. E rispetto a quanto si prefissava, da condottiero della politica siciliana, da uomo del fare, ha deciso di incontrarsi in prospettiva con il centrodestra. Centrodestra che nel fare ha un punto di forza”.
In ogni caso, se a Palermo e Roma ci sarà l’alleanza, la dovrete fare anche a livello locale…
“Se Sud chiama Nord si confermerà un partito di centrodesta, lo sarà anche a livello nazionale e in tutte le province siciliane, insieme nella coalizione, oltre alle regionali”.
Lei che proviene dalla lista Basile sindaco, non sarebbe in imbarazzo a sostenere come sindaco l’attuale primo cittadino di Messina?
“Ma non è detto che non sia Basile a dover sostenere il mio candidato sindaco, della coalizione di centrodestra. Qui di scontato non c’è nulla. Nemmeno l’alleanza”.
De Luca e il suo partito sono affamati di potere e di poltrone sia a livello regionale che nazionale.Io spero che l’alleanza con il centro destra provochi una perdita di voti ambo le parti e che SCN si riduca come i Cinquestelle che vanno perdendo percentuali importanti di voti ad ogni elezione e finiranno per scomparire dalla scena politica italiana. E’ questo che auguro al partito di De Luca